Una specie molto ricercata e ambita (sic!) dai cacciatori è la Beccaccia (Scolopax rusticola, Linneo 1758), chiamata in dialetto “iaddàzzu” e in Inglese “Woodcock” = gallo di bosco; è diffuso nel grande areale euro-asiatico e in effetti è proprio il bosco il suo habitat ideale, dove si confonde facilmente grazie al piumaggio “mimetico” e alle sue abitudini notturne e da solitario.
La Beccaccia – lunga 34 cm – ha un becco molto lungo e spesso; le parti inferiori sono giallastre e striate; le parti superiori marrone, fortemente barrate di nero.
Vive nel folto dei boschi, da dove esce svolazzando rumorosamente, per ritornare di nuovo a nascondersi.
Gli occhi sono posti molto indietro sulla testa rotonda, in modo che la Beccaccia – acquattata – possa vedere agevolmente.
Si nutre di vermi e larve, ricercati usando il pecco per perforare il terreno e il tronco degli alberi, preferibilmente betulle, querce e castagni.
Durante il volo “nuziale” il maschio produce un soffice e gracidante orrt-orrt e uno stranissimo tsiuick. Di solito la femmina fa il nido sotto un albero in una depressione del terreno e lo imbottisce con foglie secche e fili d’erba.
Ascolta il verso della Beccaccia dal sito www.canto-uccelli.it