La “paddottula” dell’Etna

Tra le specie animali che vivono di notte sull’Etna, citiamo la “paddòttula”, cioè la Donnola (Mustela nivalis, Linneo 1758), diffusa nell’Eurasia, nell’America del nord e nell’Africa settentrionale. Il suo nome comune deriva dal latino “donnola” = piccola signora; in  Inglese è chiamata “weasel” = sfuggente*. Secondo alcune fonti nell’Italia centro-meridionale e nelle isole è presente la sottospecie Mustela nivalis boccamela, che sarebbe più grande e con la pelliccia fulva più chiara nella parte superiore.  

La Donnola della foto di Grazia Muscianisi è stata “attirata” con un pezzetto di carne. Questa specie si può rinvenire nel centro urbano di Catania: in via Umberto, nella “fera o’ luni”, nella villa Bellini, in via Messina, ecc.

La lunghezza della nostra Donnola (compresa la coda) è di 30 cm circa con la morbida pelliccia rosso scuro, mentre la parte ventrale è completamente bianca. Vive nel tronco degli alberi in pianura e in montagna fino a quota 2.800 m.; costruisce la tana in gallerie scavate nel terreno e in zone pietrose. Si riproduce 2 volte l’anno e il numero dei cuccioli varia a seconda della disponibilità di cibo nella zona: piccoli mammiferi, uccellini e, all’occorrenza, anche insetti e frutti. E’ stata osservata a Piano Tavola con un topo in bocca.


*To weasel =  svicolare.

Luigi Lino. Nato il 28 luglio 1940 a Catania dove risiede e ha sempre svolto la sua attività di naturalista. Impegnato nel mondo protezionistico a cominciare dal 1976 con il WWF Italia per passare nel 1988 in altra associazione siciliana, da dove è approdato in Pro Natura Catania e Ragusa. Ha contribuito a realizzare alcuni musei naturalistici a Caltagirone (CT) e Comiso (RG) e ha realizzato – insieme all’ornitologo Angelo Priolo – il museo civico di Scienze naturali di Randazzo (CT), di cui è il curatore. E’ tutor di numerose tesi di laurea per il progetto formativo dell’Università degli Studi di Catania. Lino ha percorso a piedi le coste italiane del mare Adriatico per documentarne la natura, come ha fatto per i corsi del Simeto, del Dittaino e dell’Alcantara e ha collaborato col Centro Studi Cetacei di Milano e col prof. Argano de ‘’La Sapienza’’ di Roma sulle tartarughe di mare. E’ stato promotore di parchi e riserve naturali in Sicilia, è accorso dopo l’esplosione di un cratere sull’Etna nel 1979 insieme al vulcanologo Romolo Romano e ha partecipato attivamente all’emergenza Etna 1983. Ha ricevuto riconoscimenti e premi da numerosi enti pubblici e associazioni.

Nuccia Di Franco. Nata il 22 luglio 1947 a Leonforte (EN), dove ha conseguito la maturità classica. Nel 1965 si è trasferita a Catania per frequentare il corso di Lingue e letterature straniere moderne della facoltà di Lettere e Filosofia. Tra il 1976-2006 ha svolto l'attività di insegnante di inglese nelle Scuole Medie Superiori di diverse località siciliane. Insieme al marito, il naturalista Luigi Lino, si è impegnata per l'istituzione di parchi e riserve naturali in Sicilia. Nel 1984 ha organizzato la mostra sull'istituendo parco naturale dell'Etna a New York nella sede dell'ICE - Istituto per il Commercio Estero. Ha pubblicato, con l'agronomo e storico Elio Miccichè, Catania allo Specchio (1992) e Palermo allo specchio (1996). Ha collaborato per oltre trent'anni al quotidiano "La Sicilia" di Catania e a numerose pubblicazioni naturalistiche regionali e nazionali. Attualmente è presente con articoli di varia umanità nel sito webwww.tanogabo.com, tra gli inviati speciali.
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