Si dà seguito al percorso già avviato per la nascita di un sistema legato all’agricoltura biologica, che coinvolge imprese ed enti locali
Lo sviluppo, la realizzazione e gestione del “Biodistretto del Parco dell’Etna”, come strumento per la valorizzazione delle imprese e dei territori interessati dalla produzione con metodo biologico del Parco, è l’obiettivo del protocollo d’intesa stipulato fra Ente Parco e AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) Sicilia e sottoscritto dalla presidente Marisa Mazzaglia e dal presidente regionale dell’AIAB Alfio Furnari. Presenti anche i dirigenti del Parco Alfio Caltabiano e Rosa Spampinato, che hanno lavorato alla stesura del protocollo. La firma del protocollo d’intesa costituisce lo sbocco istituzionale del percorso comune già avviato da qualche mese da Parco e AIAB Sicilia per la realizzazione di un sistema locale legato all’agricoltura biologica, che coinvolge imprese ed enti locali in un comune progetto, appunto il Bio-Distretto Etna con l’intento di promuovere uno sviluppo fondato sul modello biologico.
“Riteniamo che lo sviluppo economico e turistico del comprensorio del Parco possa essere raggiunto anche attraverso la promozione dei prodotti biologici e tipici, insieme alla valorizzazione delle caratteristiche ambientali del loro territorio d’origine, delle bio eccellenze e delle potenzialità vocazionali dell’area protetta”, sottolinea la presidente Mazzaglia.
Va ricordato che, per lanciare e promuovere il Biodistretto e le sue finalità, il Parco dell’Etna ha organizzato con successo nei mesi scorsi nella sede di Nicolosi, in collaborazione con l’AIAB Sicilia, l’associazione “A Ferabio” e le Fattorie Sociali, tre giornate di mercatino di prodotti biologici. Il protocollo d’intesa individua come prioritarie alcune linee preliminari di intervento: azioni di formazione, informazione ed assistenza tecnica a sostegno delle aziende che operano all’interno del Parco dell’Etna; realizzazione di esperienze pilota per la promozione della certificazione per i piccoli produttori; elaborazione del “Disciplinare per gli operatori biologici del Parco dell’Etna”, individuando elementi caratterizzanti che evidenzino la provenienza ed i pregi ambientali del territorio di produzione; azione di sensibilizzazione, nelle scuole elementari e medie del Parco, alla corretta alimentazione nella quale biologico e dieta mediterranea costituiscono gli elementi centrali; azioni pilota per la creazione e diffusione del “Menù del Parco”.
Gli interventi di attuazione saranno definiti, concertati e condivisi da un apposito “tavolo di partenariato”, al quale insieme a Parco dell’Etna e AIAB Sicilia potranno partecipare, di volta in volta, enti e organismi la cui presenza sia giudicata utile al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
(25 novembre 2014)