Etna, comunicato di attività vulcanica del 18 Gennaio 2021

Ore 23:52 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’intensa attività stromboliana prodotta dal Cratere di Sud Est, descritta nel comunicato precedente, si è repentinamente evoluta in una debole fontana di lava raggiungendo la massima intensità verso le 21:30.

Tale attività ha generato una nube vulcanica che si è dispersa verso Est-Sud-Est ed ha formato un deposito di cenere vulcanica sui fianchi orientali del vulcano. Durante l’attività esplosiva è stata infatti segnalata ricaduta di
cenere vulcanica a Fleri. L’attività esplosiva è diminuita significativamente a partire dalle ore 22:00 circa.

Per quanto riguarda l’attività effusiva, le telecamere di videosorveglianza dell’INGV-OE mostrano, come comunicato precedentemente, due distinti flussi lavici: uno si dirige verso Est, all’interno della Valle del Bove, mentre l’altro verso Nord.

A partire dalle ore 22:00 è stato registrato un rapido decremento del tremore vulcanico e del segnale infrasonico. Verso le ore 22:30 entrambi i segnali hanno raggiunto i livelli che hanno preceduto l’attività eruttiva. I dati di deformazione non mostrano variazioni significative


ore 21:47 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che è in corso un secondo trabocco sul lato nord del Cratere di Sud Est.


ore 21:13 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE mostrano, a partire dalle 20:15, un nuovo trabocco lavico prodotto dal Cratere di Sud Est. Il fronte si dirige in direzione della Valle del Bove e raggiunge una altezza di circa 2900 m. Il trabocco lavico comunicato nell’aggiornamento (ore 10:09) si era infatti arrestato. E’ al momento in atto una intensa attività stromboliana dal SEC. A partire delle ore 20:00 si nota un incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico, che raggiunge attualmente valori alti. Nello stesso tempo si nota anche un aumento del tremore infrasonico.
I dati della rete GPS dell’Etna non mostrano variazioni significative.


ore 17:22 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che in relazione al trabocco lavico prodotto dal cratere di Sud-Est e descritto nel comunicato precedente, si comunica che al momento causa condizioni meteo non è possibile valutare lo stato del flusso lavico. L’ultima osservazione disponibile delle 13:30, indicava che il fronte lavico non era progredito rispetto alla quota di circa 3000 metri (sul livello del mare) riportata nel precedente comunicato ed il flusso lavico appariva scarsamente alimentato. Per quanto riguarda l’attività esplosiva rimaneva invariata rispetto al comunicato precedente.
Il tremore vulcanico, non mostra variazioni significative rispetto al precedente comunicato, con un’ampiezza su valori medio-alti, ed una localizzazione nell’area del Cratere di SE a profondità comprese tra 2.8 e 3 km sopra il livello del mare. L’attività infrasonica nelle ultime ore non ha mostrato variazioni significative.
Non sono state osservate variazioni significative nei segnali di deformazione del suolo registrati dalle reti permanenti GPS e clinometrica a meno di una minima variazione al di sotto di un decimo di microradiante alla stazione tilt ECP (Cratere del Piano) in concomitanza dell’inizio dell’evento eruttivo.


ore 10:09 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle circa 07:40, le telecamere di sorveglianza mostrano un trabocco lavico prodotto dalla bocca orientale del Cratere di Sud-Est (CSE). Il trabocco si espande sul fianco orientale del CSE in direzione della Valle del Bove, ed al momento il fronte si attesta ad una quota di circa 3000 metri sul livello del mare. Per ciò che riguarda l’attività esplosiva ai crateri sommitali, si osserva un decremento nella frequenza dell’esplosioni stromboliane dal CSE, mentre rimane pressoché invariata l’attività stromboliana intracraterica ai crateri Voragine e Bocca Nuova. Per quanto riguarda il tremore vulcanico, la sua ampiezza oscilla su valori medio-alti, la sorgente è localizzata nell’area del Cratere di SE tra 2.8 e 3 km sopra il livello del mare. L’attività infrasonica nelle ultime ore non ha mostrato variazioni significative e risulta localizzata nell’area del CSE e della Voragine. Non si registrano variazioni significative nei segnali di deformazione acquisiti dalla rete GPS permanente.

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