Ore 04:47 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività di fontana di lava al Cratere di Sud-Est si è conclusa alle 03:30 UTC, l’emissione lavica che si espande lungo il versante occidentale della Valle del Bove continua ad essere moderatamente alimentata ed al momento il fronte lavico ha raggiunto la quota di circa 1800 m s.l.m
Dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico si è riportata su valori medi. La sorgente del tremore risulta in prossimità del cratere di SE ad una profondità di 2500 m s.l.m. Il numero degli eventi infrasonici è alto e la loro localizzazione è in prossimità del cratere di SE.
L’analisi dei dati clinometrici ha mostrato variazioni a diverse stazioni in concomitanza dell’episodio parossistico, con valori massimi di circa 3 microradianti registrati alla stazione di Cratere del Piano (ECP). I dati della rete GNSS non hanno mostrato variazioni significative.
Ore 01:48 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dopo una breve fase di rientro, l’ampiezza media del tremore vulcanico, a partire dalle 21:30 GMT, ha ripreso ad aumentare raggiungendo la soglia di secondo livello, con sorgente localizzata in corrispondenza del Cratere di Sud-Est a circa 3000 m s.l.m..
Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. La localizzazione degli eventi infrasonici permane al CSE. L’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava, il flusso lavico è alimentato ed ha raggiunto una quota di circa 2200 metri s.l.m. A causa della copertura nuvolosa non è possibile osservare l’attività in corso con continuità.
I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica mostra modeste variazioni in concomitanza con l’attività in corso.