Ore 08:33 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che la colata lavica descritta nel precedente comunicato è in raffreddamento.
L’ampiezza del tremore vulcanico si è riportata su valori bassi confrontabili con quelli che hanno preceduto l’attività di fontana di lava. Le sorgenti del tremore risultano localizzate in prossimità del Cratere di SE ad una quota di 2500 m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica è su livelli bassi, sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. I segnali della rete clinometrica hanno ripreso l’usuale trend pre-fontana. I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative.
Ore 05:06 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che alle ore 02:54 UTC la fontana di lava è finita. Si osserva un piccolo trabocco lavico lungo il fianco del CSE, in direzione SO.
Dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico ha raggiunto il suo valore massimo alle ore 02:10 UTC. Attualmente l’ampiezza del tremore vulcanico è in decremento e si attesta su valori medi. Le sorgenti del tremore risultano localizzate in prossimità del Cratere di SE ad una quota di 2800-2900 m sopra il livello del mare. Il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è ancora alto e la loro localizzazione permane presso il Cratere di SE. L’analisi dei dati clinometrici per l’evento parossistico in corso mostra variazioni di modesta entità in diverse stazioni, con valori massimi cumulati pari a circa 0.3 microradianti. I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative.
Ore 03:04 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività stromboliana al cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava. Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione SE.
Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico è ulteriormente aumentata passando dal livello medio al livello alto. Le sorgenti sono localizzate in prossimità del Cratere di Sud-Est a circa 2800 m s.l.m.. Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi con sorgenti localizzate prevalentemente nell’area del cratere Sud-Est. I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica mostra modeste variazioni in concomitanza con l’attività in corso.
Ore 02:20 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 23:34 UTC circa, si osserva la ripresa di un’ attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione SE.
L’andamento temporale dell’ampiezza media del tremore vulcanico mostra un trend positivo che si mantiene ancora nell’intervallo dei valori medi. Le sorgenti del tremore sono localizzate in prossimità del Cratere di SE ad una profondità di circa 2.8 km s.l.m.. Il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è basso. I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni GNSS e clinometrica non mostrano variazioni significative.