Il 12 settembre, nel borgo marinaro di Acireale, ultimo atto dell’ottava edizione del Sicily Folk Fest, la rassegna itinerante organizzata dall’associazione Tamburo di Aci con la direzione artistica di Davide Urso, dedicata alle migliori esperienze musicali del nuovo folk e della world music Made in Sicily. Sul palco Roberta Gionfriddo e Maurizio Battista presentano l’album “Rariki”
Domenica 12 settembre, a partire dalle 21.30, al Cea delle Aci, centro educazione ambientale (ex scuola elementare) di via Santa Maria La Scala nell’omonima frazione di Acireale, ultimo concerto del Sicily Folk Fest 2021, ottava edizione della rassegna itinerante in varie piazze siciliane, organizzata dall’associazione Tamburo di Aci, con la direzione artistica di Davide Urso, dedicata alle migliori esperienze musicali del nuovo folk e della world music Made in Sicily.
Sul palco il duo siracusano CurAmunì, canti e cunti come “medicina” della tradizione popolare siciliana, che presentano il loro primo album “Rariki”, uscito a maggio. CurAmuní, che significa “andiamo a curarci insieme”, è il progetto in musica e poesia di Roberta Gionfriddo e Maurizio Battista, due profondi cantautori e musicisti che, attraverso la ricerca, lo studio, il canto e la riproduzione di brani popolari e di cunti inediti, diventano narratori della cultura contadina del sud.
CurAmuní racchiude in sè l’idea di curare l’anima, attraverso la ricerca, lo studio, il canto e la riproduzione dei brani popolari e i cunti inediti di Maurizio Battista e della tradizione siciliana e del sud del Mondo. Gionfriddo e Battista: «La voce si fa guida, gli strumenti ponte e chi ascolta viene accompagnato alla porta del cuore, dove attraverso il racconto si guarisce, si fa luce, si sciolgono nodi e si ricuce».