“L’emergenza dei giorni scorsi ha fatto riemergere un problema grave che riguarda il territorio di Bronte, ma soprattutto gli abitanti di Maniace. Non è possibile che un Comune di quasi 3700 residenti sia collegato da un’unica strada con un ponte su un torrente che quando piove fa paura. Dovesse per qualche motivo cedere o anche non essere più sicuro questo ponte, l’intera comunità rimarrebbe isolata”.
A parlare è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, alla fine dell’ennesimo sopralluogo nelle zone più colpite dall’alluvione dei giorni scorsi.
Il ponte è quello a 2 passi dal Castello Nelson, cui la furia delle acque, durante il violento nubifragio, è stata in grado di minacciare pure le solide ed enormi fondamenta dell’antico maniero e di sradicare e trascinare interi alberi.
“Non solo. – continua il sindaco di Bronte – Ci siamo accorti come l’ultima inondazione abbia portato a valle cosi tanti detriti da abbassare la distanza fra il letto del fiume e la carreggiata del ponte. Senza considerare che detriti e radici di ogni dimensione hanno finito per incastrarsi fra i piloni del ponte impedendo all’acqua di defluire. Non si riesce a credere come rabbioso diventi il Saracena. Bisogna vederlo. Ed amministrare bene vuol dire anche cercare di programmare in tempo per prevedere ogni possibile disastro. E, visto anche l’acuirsi dei fenomeni torrenziali nel nostro territorio, l’ipotesi di un ponte sul torrente Saracena interrotto perché poco sicuro non è poi così remota. Cosa succederebbe – si domanda – se un’ambulanza dovesse d’urgenza raggiungere l’ospedale?”
Per Firrarello il problema è importante. Il territorio di Maniace è quasi completamente incluso all’interno di quello brontese. Molte aziende agricole in territorio di Bronte si raggiungono attraversando quello di Maniace attraverso l’unico, ormai famoso ponte. “Il problema è comune all’intero territorio. – spiega il sindaco – Bisogna affrontarlo e risolverlo con energia, Ed io ricordo che un tempo maniacesi e brontesi utilizzavano una seconda strada rurale per raggiungere la strada statale 120. Si tratta di una strada che conduce alla nostra contrada Serra. O questa o altre soluzioni vanno perseguite”.
Ed in effetti ormai ben 15 anni fa il Comune di Maniace ha provato ad affrontare il problema senza risultati.
Del resto costruire una seconda strada che abbia le caratteristiche di via di fuga di protezione civile non è facile per qualsiasi Comune. Sono necessarie ingenti risorse non alla portata dei bilanci degli Enti locali.
“Il problema – infatti continua Firrarello – va posto al presidente della Regione, Nello Musumeci, che so essere sensibile a tutti i problemi reali, ed attraverso lui al Dipartimento regionale della protezione civile. Si tratta di sicurezza. Questo rischio – conclude – non può essere sottovalutato”.