Il prossimo 27 novembre dalle 9:30, nella sede del Parco dell’Etna-Nicolosi – Via del Convento 45 Nicolosi (CT) – si terrà il Workshop dal titolo L’eruzione etnea del 1971 tra storia e vulcanologia.
L’evento è organizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo (INGV-OE) in collaborazione con il Parco dell’Etna, che ospiterà nella propria sede la manifestazione, e l’Università degli Studi di Catania.
Obiettivo del workshop, evidenziare l’importanza storica e vulcanologica dell’eruzione del 1971; dal punto di vista vulcanologico tale evento marca un significativo aumento della frequenza del numero delle eruzioni sia laterali che sommitali dell’Etna unitamente a un cambio nella composizione chimica del magma.
Molte di queste eruzioni sono state prodotte dal Cratere di Sud-Est, cratere sommitale formatosi proprio durante l’eruzione del 1971, che oggi costituisce il più attivo dei crateri sommitali dell’Etna. Per queste ragioni, l’eruzione laterale del 1971 è considerata l’evento che, dopo l’eruzione del 1669, ha maggiormente modificato il comportamento eruttivo del vulcano.
Dal punto di vista storico, l’eruzione del 1971 rappresenta la prima eruzione laterale studiata col metodo multidisciplinare introdotto a Catania dal vulcanologo Alfred Rittmann (1893-1980). Rittmann e i suoi collaboratori diedero vita ad una nuova fase negli studi vulcanologici dell’Etna imprimendo, a partire dagli anni ’60 del ‘900, un nuovo approccio che ha prodotto un’accelerazione nella conoscenza del vulcano.
Una conseguenza di ciò fu la nascita, nel 1960, di un istituto di ricerche internazionali a Catania che nel 1970 diventerà l’Istituto Internazionale di Vulcanologia (IIV) del CNR.
Di questi enti di ricerca Rittmann ebbe la direzione del consiglio scientifico e la presidenza onoraria, ma soprattutto ne rappresentò l’anima scientifica e culturale.
Nel 2000 l’IIV è diventato la sezione di Catania dell’INGV.
Per prenotarsi: mandare una mail a: presidente.caputo@parcoetna.it