“In un momento di profondo dolore per il mondo intero, logorato dalle guerre e stremato dalla pandemia, le tradizionali manifestazioni religiose rappresentano l’accorato affidamento del popolo brontese. La Città è pronta a celebrare il rito del venerdì santo”.
Sono le parole che il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha pronunciato da casa, costretto all’isolamento dal covid, dopo l’ultimo incontro effettuato in Comune con il clero brontese, per verificare l’opportunità di celebrare la tradizionale processione del venerdì santo.
Nonostante non si è certo fuori dalla pandemia, infatti, i fedeli sentono l’esigenza di poter rivivere la fede e la devozione che si sprigiona ogni venerdì santo, quando le varette che rappresentano la passione di Cristo percorrono le vie del centro storico.
Per questo nella sala della Giunta si sono riuniti il vice sindaco Antonio Leanza, il dirigente della I area del Comune, Patrizia Orefice, il comandante della polizia municipale, avv. Domenico Fiorito ed il dirigente dell’area tecnica, ing. Salvatore Caudullo.
“Abbiamo – continua il sindaco – ricevuto dal Vicariato di Bronte la richiesta di autorizzazione per la celebrazione della processione del Venerdì Santo. Immediatamente ho dato disposizione affinché ci si riunisse e si risolvessero i problemi”.
E i problemi da affrontare erano diversi a cominciare dal fatto che la richiesta non doveva essere al Comune, ma alla Prefettura ed alla Questura.
“Ma – ha spiegato il sindaco – il comandante Fiorito si è reso disponibile affinché adesso sia il Comune ad inviare la richiesta agli organi competenti. Noi siamo pronti a garantire il nostro appassionato supporto alla Chiesa. Sono già state previste in bilancio le somme adeguate per sostenere l’organizzazione e l’ing. Caudullo ha garantito la propria disponibilità a predisporre il piano di sicurezza, necessario per lo svolgimento della processione. Insomma – conclude Firrarello – la Giunta e gli Uffici comunali sono a fianco ed a sostegno delle scelte celebrative che il Clero riterrà di compiere”.
Già, perché è comunque il clero l’organizzatore della processione, cui il Comune che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno. Inoltrate le richieste ovviamente si attende di ottenere l’autorizzazione della Questura. Nel frattempo Bronte spera che l’organizzazione della sentita processione, sia l’inizio dell’auspicato ritorno alla normalità.