L’8 e il 9 luglio al Monastero dei Benedettini, per il contenitore culturale dell’Università di Catania, la “puntata” estiva della rassegna live organizzata da Zō Centro culture contemporanee in collaborazione con Doremillaro [sb] Recs, L’Eretico Booking & Management, Musica Intrattenimento Teatro e Bengala Booking. L’8 luglio suoneranno Anna Castiglia, A. Romano, Alessio Bondì e Alessandro Fori; il 9 luglio tocca a Merli Armisa, Cecilia, Bianco e De Leo
Dopo il “primo tempo” primaverile, torna ReTour, fratture musicali composte, rassegna pop-rock dal vivo organizzata da Zo Centro culture contemporanee in collaborazione con Doremillaro [sb] Recs, L’Eretico Booking & Management, Musica Intrattenimento Teatro e Bengala Booking. All’interno di Porte Aperte UniCt, il contenitore culturale estivo dell’Università di Catania, venerdì 8 e sabato 9 luglio, il “secondo tempo” di ReTour si sposta da Zo al Monastero dei Benedettini di Catania, con due appuntamenti che vedono in calendario alcune delle espressioni più interessanti del neo-cantautorato italiano di ambito indipendente. L’8 luglio suoneranno Anna Castiglia, A. Romano, Alessio Bondì e Alessandro Fori; il 9 luglio suoneranno Merli Armisa, Cecilia, Bianco e Dee Leo. Le due serate iniziano alle ore 20.
Questo il dettaglio degli artisti in calendario l’8 luglio.
Anna Castiglia. La 24enne cantautrice catanese nasce in una famiglia amante dell’arte. La madre è un’ex attrice del Teatro Stabile di Catania mentre il padre è il noto attore comico e speaker radiofonico Giuseppe Castiglia. L’educazione della cantautrice è, di conseguenza, teatrale e sicuramente musicale. Comincia a prendere lezioni private di chitarra classica all’età di 9 anni e di canto a 16. Durante gli anni del Liceo comincia a esibirsi live, chitarra e voce, in vari locali di Catania, con un repertorio di cover e brani originali. Nel 2017 si trasferisce a Torino per studiare alla Gypsy Musical Academy, con la quale partecipa e arriva in finale ad Italia’s Got Talent 2019. Dopo il diploma in Accademia nel 2020 rimane a Torino per costruire il suo progetto cantautorale. Lo scorso anno, a maggio, ha pubblicato il primo singolo “Ju mi siddriu”, a dicembre è arrivato il secondo singolo, “Tutto più rosso”. Lo scorso marzo è uscito il singolo “Bovarismo”. Nel 2021 ha avuto l’occasione di aprire i concerti di Piero Pelù, Ginevra, Tre allegri ragazzi morti, Fratelli di Soledad. A marzo è iniziato il “Bovarismo tour”, il primo tour italiano che Anna organizza grazie alla vittoria del premio Nuovoimaie, conseguito al concorso milanese “L’artista che non c’era”. A maggio si esibisce con il collettivo di cantautrici “Canta fino a dieci” per Eurovillage, in occasione di Eurovision 2022.
A. Romano. Classe ’99, Andrea, in arte A. Romano, nasce a Barcellona Pozzo di Gotto, da una famiglia di musicisti, e sin dalla tenerissima età si ritrova con la chitarra in mano. Innamorato di Pino Daniele, inizia a studiare lo strumento a 7 anni. Si avvicina all’hip hop a 15 anni, in seguito, incuriosito dalle sonorità e dal fascino dell’improvvisazione, inizia a studiare jazz, suonando chitarra e basso in diverse formazioni locali. Le sue sonorità spaziano dal jazz, all’hip-hop e all’R&B, ed è influenzato da artisti come Miles Davis e Pat Metheny. Il 9 maggio 2020 pubblica il suo primo ep, “Be4”, in collaborazione con Bak e Ace Wiz. A ottobre esce “Fat.Tizio”, brano prodotto a Melbourne utilizzando oggetti di comune utilizzo per realizzare i vari suoni di batteria e percussioni. A dicembre esce “Isola”, brano che racchiude l’esperienza di vita dell’artista in Australia, Paese di cui Andrea è cittadino grazie alla madre. Nel 2022 esce l’album “Non piove per sempre”.
Alessio Bondì. Il 34enne cantautore palermitano è un vero autore di razza, la sua scrittura è meticcia: nasce da radici folk e si mescola con i ritmi contemporanei e il suono esotico del dialetto palermitano. Seppur il legame con i suoni della Sicilia più profonda sia evidente, le influenze che rendono la cifra di Bondì unica sono quelle del folk anglo-americano, del funky, della musica brasiliana e africana. Il suo disco d’esordio, “Sfardo” del 2015, è un lavoro ispirato, fatto di dieci canzoni di una grazia cruda e meravigliosa, in finale per l’album in dialetto del Premio Tenco nel 2015. Quasi costantemente in tour fin dal suo esordio, Bondì nei concerti è essenziale e trascinante. A fine 2018 esce il secondo album “Nivuru” risultato di un’immersione nella musica proveniente da tutto il mondo, ma che affonda le sue radici in Africa. Il tour tocca le maggiori città d’Italia, e vari Paesi d’Europa. A inizio 2020 torna in studio per lavorare al suo terzo disco. Prende così forma “Maharìa”, uscito il 21 giugno 2021 solstizio d’estate, un’opera intensa, attraversata da un leitmotiv magico cercato nella musica, nei testi e negli arrangiamenti, un viaggio interiore in cui la lingua siciliana funge da chiave per l’inconscio. Quest’anno è uscito il live “Alessio Bondì & Tatum Art Orchestra Live”.
Alessandro Fiori. Il 46enne artista aretino è uno dei più poliedrici e raffinati dell’intero panorama indie italiano, una penna unica e una sensibilità musicale eccelsa. Le sue canzoni sono vere e proprie perle e come tali anche abbastanza nascoste. Sei anni dopo l’ultima uscita a suo nome ad aprile è tornato con il nuovo album “Mi sono perso nel bosco”, pubblicato da 42 Records, un viaggio emozionale, un disco elegante, denso, onirico, un album che “fa bene al cuore”. Alessandro Fiori è una delle personalità più creative e orgogliosamente indecifrabili di tutto il panorama indipendente italiano degli ultimi vent’anni. Nel 1996 fonda i Mariposa, con cui ha avuto all’attivo 9 dischi e più di 400 concerti. Da sempre aperto a ogni genere di collaborazione, negli anni partecipa ad altri progetti musicali, come gli Scudetto, gli Amore e i Craxi. Dopo il successo di stampa e pubblico dell’esordio solista “Attento a me stesso” (2010) con il successivo “Questo dolce museo” (2012) viene inserito nella rosa dei cinque finalisti della Targa Tenco per la categoria “album dell’anno”. Seguiranno “Cascata” (2014) e “Plancton” (2016). Oltre alla musica, Fiori insegna teatro, dipinge, scrive poesie e racconti. Artista poliedrico e raffinato, a tratti inafferrabile, con l’ultimo “Mi sono perso nel bosco” aggiunge un nuovo, prezioso tassello al suo universo sonoro: dodici tracce che racchiudono e condensano la sua poetica, unica e disallineata, tratteggiando un microcosmo personale puro e intenso.
Informazioni
Biglietti: Botteghino: € 18. Prevendita: € 15 euro (8 luglio https://link.dice.fm/QtCt4IZzIqb 9 luglio https://link.dice.fm/SQKUza4zIqb). Ridotto studenti Unict: € 10. Cumulativo 2 serate: € 25 euro (solo prevendita https://link.dice.fm/0RAeL8MzIqb .
Monastero dei Benedettini: piazza Dante, 32 – 95124 – Catania.