Tutto pronto per il ritorno in Sicilia dei Jethro Tull

Ian Anderson: “Il Teatro Antico di Taormina è sicuramente uno dei più bei teatri antichi del mondo ed è un privilegio esibirsi di nuovo lì”

Manca poco per rivedere i Jethro Tull a Taormina. Lunedì 11 luglio al Teatro Antico Ian Anderson e la sua band torneranno a Taormina dopo il concerto memorabile del 2019. Reduci dalle date sold out nei teatri italiani e dall’uscita a gennaio di The Zealot Gene, primo album in studio dopo 18 anni, la band di Ian Anderson annuncia il tour che prevede il loro ritorno in Italia per l’estate 2022. Saranno 4 gli speciali appuntamenti estivi per i pionieri del progressive rock: l’11 luglio al Teatro Antico di Taormina (ME), il 13 luglio al Castello di Udine per il Folkest 2022, il 7 agosto allo Stadio Tassara di Breno (BS) e l’8 agosto alla Villa Bertelli di Forte de Marmi (LU). I biglietti per l’appuntamento siciliano, organizzato da Show Biz e Live Spettacoli, sono ancora disponibili nei circuiti ufficiali Ticketmaster, Ticketone e Box Office Catania (ctbox.it). I tagliandi saranno in vendita anche al botteghino di Taormina nel pomeriggio del concerto.

Ricordo bene tutte le location storiche in cui abbiamo suonato negli ultimi 50 anni – ricorda Ian Anderson -. Alcune greche, altre romane e molti di questi posti sono anche il prodotto di tempi tristi e brutti come le arene all’aperto, realizzate in cemento, che venivano utilizzate per i raduni nazisti. È facile dimenticare alcune atrocità compiute anche in epoca romana, come la tortura e la morte dei gladiatori e degli animali, per il divertimento dei governanti e del pubblico. Spero che l’uso di questi luoghi per le “Arti” in tempi più moderni abbia contribuito a “purificare” e santificare. Il Teatro Antico di Taormina è sicuramente uno dei più bei teatri antichi del mondo ed è un privilegio esibirsi di nuovo lì”.
Anderson svela anche alcune curiosità sulle date estive. “Per le caratteristiche delle location all’aperto – conclude Ian Anderson – i concerti estivi saranno diversi da quelli che facciamo nelle sale al chiuso. Ci sarà un approccio più tradizionale e ci si concentrerà maggiormente sulla band e sulla musica. Eseguiremo uno spaccato di musica dal nostro repertorio più ‘rock progressive‘. Dal 1968 al 2022! Quelli di quest’anno saranno i primi tour dal 1971 in cui non porterò con me una chitarra acustica”.

I Jethro Tull apparvero per la prima volta con questo nome nel 1968 nel famoso Marquee Club di Londra e da lì riuscirono a creare immediatamente un largo seguito, suonando su e già per l’Inghilterra. Il vero successo – anche un po’ a sorpresa – arrivò al Sunbury Jazz e al Blues Festival nell’estate del 1968. I Jethro Tull registrarono e pubblicarono il loro primo album, This Was, con la formazione originale con Anderson, Cornick, Bunker e Abrahams. Dopo la sostituzione di Mick Abrahams con Martin Barre, circa altri 30 musicisti si sono avvicendati nelle fila dei Jethro Tull, marchio che sopravvive fino ad oggi e dura nel tempo: Ian Anderson si esibisce con la band in genere per circa un centinaio di spettacoli ogni anno in tutto il mondo.

La storica prog band britannica ha pubblicato The Zealot Gene il 28 gennaio. Il disco, anticipato dalle release Shoshana Sleeping e dalla title track, è stato descritto da Ian Anderson come un insieme di riflessioni su temi e concetti biblici. “Anche se nutro un’autentica passione per lo sfarzo e la narrazione fiabesca del Libro Sacro, sento ancora il bisogno di mettere in discussione e disegnare paralleli a volte sacrileghi del testo”.

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