‘La Fortuna’ di Valeria Parrella intreccia i destini degli uomini di fronte alla natura: il vulcano Vesuvio consegna alla storia dell’umanità la città di Pompei.
Un evento nella Sede storica dell’Osservatorio Vesuviano, sul Vesuvio, per parlarne davanti al protagonista naturale
Venerdì 7 ottobre 2022 nella sede storica dell’Osservatorio Vesuviano a Ercolano (NA) si terrà la presentazione del romanzo di Valeria Parrella “La Fortuna” in un dialogo tra la scrittrice, il Prof. Carlo Doglioni, Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e Mauro Antonio Di Vito, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV.
Con l’intervento di Ettore De Lorenzo, giornalista della TGR Rai Campania, dialogheranno sull’eruzione più famosa della storia, sugli eventi prodigiosi della natura, sulla loro bellezza e sulla indispensabile consapevolezza dei rischi naturali.
Valeria Parrella, scrittrice e drammaturga di origine partenopea, nel suo ultimo romanzo rivive gli eventi del 79 d.C. dandone una prospettiva inedita: quella di un adolescente pompeiano che, arruolatosi nella flotta di Plinio il Vecchio, assiste alla distruzione della sua città che, in quel tragico evento, trova l’immortalità nella storia.
Nelle parole del Prof. Doglioni: “La storia dovrebbe insegnare. Dalla memoria del passato abbiamo molti elementi fondanti per la costruzione del nostro futuro. L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ha rappresentato, nella sua tragicità, tutti gli effetti della mancanza di conoscenza. Infatti, proprio la convinzione che il Vesuvius fosse solo una montagna e non un vulcano, ha fatto sì che la popolazione non si allarmasse quando, come racconta Plinio il Giovane, eventi sismici già si avvertivano da alcuni giorni. La scienza e l’evoluzione passata della Terra sono un potente mezzo di prevenzione da consegnare alle generazioni future per proteggersi”.
La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti.
‘La Fortuna’ di Valeria Parrella, ed. Feltrinelli, 2022
Il prodigio viene dalla terra, e scuote aria e acqua. Dal cielo piovono pietre incandescenti e cenere, il mare è denso e la costa sembra viva, ogni mappa disegnata è stravolta, i punti di riferimento smarriti. … Per quel prodigio mancano le parole, non esiste memoria né storia a rassicurare.