Acoset SpA, gestore del servizio idropotabile in ventuno Comuni della fascia pedemontana etnea, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio, volto alla prevenzione e repressione dei reati di furto della risorsa idrica, ha rilevato diversi allacci abusivi in altrettante diverse zone servite dall’azienda, e sta procedendo alla denuncia presso i Carabinieri.
In particolare, da controlli effettuati su Ragalna, è stato possibile accertare un illecito sistema messo in atto da alcuni residenti i quali, manomettendo gli impianti, hanno effettuato degli allacci abusivi collegando dei tubi, in alcuni casi anche in acciaio e debitamente occultati per non essere scoperti.
I tecnici dell’azienda hanno già interrotto la prosecuzione dell’attività illegittima, ripristinando le dovute condizioni di normalità, e hanno denunciato i residenti alle autorità competenti per furto aggravato.
“Stiamo portando avanti un’azione di controllo sul territorio servito dalla nostra azienda, in relazione anche alla carenza idrica lamentata in alcune zone.
Quel che emerge, in alcuni casi, è una corrispondenza tra carenza nella distribuzione e allacci abusivi.
Proseguiremo con le denunce dei trasgressori perché vogliamo fortemente evitare che taluni beneficino delle risorse pubbliche per propri scopi egoistici, a danno di altri e dell’azienda.
Danni non solo economici ma anche in termini di disservizi.
Auspichiamo che, una volta accertato il delitto di furto d’acqua, vengano applicate pene di legge opportune.
In un momento delicato come questo bisogna avere tolleranza zero verso chi “ruba” l’acqua e non escludiamo di costituirci parte civile, chiedendo un risarcimento dei danni subìti.
Abbiamo inoltre, tra i progetti in corso di sviluppo, quello di installare dei sistemi che permetteranno di individuare i tanti allacci abusivi”, dichiara la governance.