Quando voi chistiani salite quassù, tra i vapori e il limite ultimo, io vi vedo nella luce giusta. Quando vi affacciate sull’ombelico della Terra e ne ascoltate il respiro, e poi vi voltate per osservare tutto dall’alto, io lo so cosa provate. E’ quella passione a vivere, smerigliata all’improvviso da un senso di meraviglia soffocante. E’ quel sussulto per tentare di frenare l’emozione che spazza via ogni pensiero per esserci, e volerne ancora e di più, di vita. Perché non è solo una montagna, questa dove io mi sono ritirato, e da dove vi vedo senza farmi scorgere. Questo è il primo sipario del mondo, l’inizio. Qui la luce è inimmaginabile e non permette altro che l’essenzialità. Come voi siete. Almeno una volta sola.