A Belpasso per Santa Lucia anche il folklore delle candelore e la benedizione delle cinque “Lucie” dei carri

Proseguono a Belpasso i preparativi ai festeggiamenti 2019 in onore a S. Lucia, organizzati con il patrocinio del Comune di Belpasso, dal Comitato cittadino, il Circolo cittadino S. Lucia V.M. e la Fondazione “Carri di S. Lucia”.

Ieri, in mattinata, al suono delle tradizionali marce militari, l’arrivo in città del folklore barocco con i cerei votivi di tre candelore di tre paesi vicini (Piano, Tremestieri, Gravina) comunità che hanno condiviso il dramma della rovinosa eruzione del 1669. La presenza quest’anno delle candelore è stata voluta per rievocare la tradizione dei cerei, che da Catania era arrivata in passato anche a Belpasso, dove vi erano quattro candelore. Una di queste, quella dei “jurnatara” è l’ultima di cui si ha notizia, e fino agli anni ’50 veniva conservata nella casa del fercolo.

In serata poi la benedizione, in Chiesa Madre, delle ragazze che impersoneranno «Lucia» nelle scene dell’apoteosi nella spaccata dei “Carri” dei 5 quartieri cittadini. Per il quartiere S. Antonio sarà protagonista dell’ultima scena del carro Josephine Carciotto, per il quartiere Matrice, Chiara Aliprandi, per il quartiere Purgatorio, Giusi Cosentino, per il quartiere Borrello, Stefania Floresta; per il quartiere San Rocco, Grazia Vera Girgenti.

«Le celebrazioni in onore di S. Lucia a Belpasso – ha detto Mons. Giovanni Lanzafame, parroco della Chiesa Madre – devono essere un’occasione di unità nella fede e nell’esercizio della carità. All’esaltazione della festa aiuta anche il folklore che deve però essere purificato, inteso come vera manifestazione della pietà cristiana».

Nella città della “Scacchiera dell’Etna”, i festeggiamenti patronali da sempre rappresentano un perfetto mix di religione e di espressione di fede popolare che viene esaltata nella realizzazione di imponenti macchine sceniche, i cosiddetti “Carri”.

«Anche quest’anno – ha aggiunto Giuseppe La Rosa, vice presidente della Fondazione Carri di S. Lucia –  la maestria dei carristi di Belpasso intreccerà nel racconto delle spaccate dei carri scene che ricorderanno il percorso di vita della Vergine e Martire siracusana con le tematiche sociali del nostro tempo».

L’appuntamento dei festeggiamenti patronali a Belpasso culminerà tra l’11 e il 15 Dicembre, ma sono previste anche un serie di iniziative a  margine delle tre più importanti giornate.

«Quest’anno le celebrazioni patronali- ha ricordato Tony Di Mauro, vice-sindaco di Belpasso- sono state pensate nel ricordo della celebrazione del 350° dall’eruzione dell’Etna che portò alla successiva ricostruzione di Belpasso. Nella festa di S. Lucia insieme alla religiosità, al folclore e alla tradizione c’è anche un pezzo della storia di Belpasso rappresentato dal simulacro tratto in salvo e tramandato dall’antica Malpasso».

 L’11 Dicembre alle 21 sono in programma le spaccate dei  Carri di “S. Antonio” e “ Matrice”; mentre il 12 Dicembre sarà la volta dell’esibizione dei giovani cantanti dei quartieri “Purgatorio”, “S. Rocco” e “Borrello”.

Dal  13 Dicembre, invece, l’inizio dei momenti liturgici tra solenni celebrazioni e imponenti processioni sull’argento fercolo che porteranno S. Lucia direttamente  tra le abitazioni delle famiglie belpassesi con l’attraversamento delle principali strade e traverse cittadine.

Atteso, come sempre, per il 14 Dicembre il solenne Pontificale, presieduto dall’arcivescovo metropolita di Catania Salvatore Gristina.

Le interviste a Mons. Giovanni Lanzafame, parroco chiesa Madre di Belpasso;  Giuseppe La Rosa, vice-pres. Fondazione “Carri di S. Lucia” e a Tony Di Mauro, vice-sindaco di Belpasso. A cura U.S.
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