Il monumentale “Castagno dei 100 cavalli” ubicato nel Comune di Sant’Alfio, alle pendici dell’Etna, è uno dei quattro finalisti al concorso nazionale “Tree of the year” per la selezione dell’albero che rappresenterà l’Italia per il titolo di “European tree of the year” per il 2022. Nelle prime due fasi della selezione, che si sono svolte nei mesi scorsi, sono stati scelti come finalisti delle quattro macro aree geografiche della penisola, quattro esemplari della specie “Castanea”.
Fino al 15 novembre sarà possibile votare online sul sito https://www.gianttrees.org: il risultato sarà ufficializzato il 21 novembre, in occasione della Giornata nazionale dell’albero. La stessa pianta rappresenterà l’Italia nel 2022 per il titolo europeo.
«Un’iniziativa importante – sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro – perché mira alla tutela, alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio. Invitiamo i cittadini a votare per il plurimillenario castagno perché se vince Sant’Alfio vince la Sicilia».
Il progetto è della onlus Giant trees foundation, che promuove e organizza per l’Italia il contest internazionale, in collaborazione e con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Il concorso nasce per valorizzare la storia di questi alberi, la loro connessione con la popolazione, il territorio e l’ambiente. Il concorso europeo è nato nel 2011: di anno in anno, il numero dei paesi partecipanti ha continuato a crescere. Dal 2019, l’Italia è presente e attiva.
Gli altri finalisti sono i castagni di: Grisolia, in provincia di Cosenza, in Calabria; Nardo a Morrice, in provincia di Teramo, in Abruzzo; Laion, in provincia di Bolzano, in Trentino-Alto Adige.
Il Castagno dei 100 Cavalli, è forse il castagno più famoso del mondo. Si pensa possa avere oltre 3000 anni.
Attualmente è composto da tre grandi fusti che secondo alcuni studiosi condividono lo stesso apparato radicale. Se così fosse sarebbe anche l’albero più grande del mondo, oltre a essere il più vecchio albero da frutto.
La leggenda racconta che la regina Giovanna d’Aragona si riparasse con tutti i suoi cavalieri sotto le fronde di questo enorme albero in seguito ad un temporale. Da allora il castano, visitato e descritto anche da Goethe e da molti altri letterati ed artisti, è stato chiamato “Il Castagno dei 100 Cavalli”.