Il 29 novembre si camminerà anche lungo le strade del vulcano per fermare il surriscaldamento terrestre. Appuntamento a Nicolosi con un indumento verde
Anche l’Etna Patrimonio dell’Umanità aderirà alla Marcia Globale per il Clima prevista per domenica 29 novembre, promossa nel mondo dall’Avaaz. L’organizzazione è curata Storie Sotto il Vulcano della Giuseppe Maimone Editore, Parco dell’Etna e Comune di Nicolosi. L’appuntamento è fissato per le 9:30, in Piazza Vittorio Emanuele a Nicolosi. Dopo i saluti, la marcia inizierà alle 10:00 e raggiungerà l’ex Monastero benedettino di San Nicolò l’Arena, sede del Parco dell’Etna, distante circa due chilometri. Nell’area che fu importante sede conventuale interverranno gli organizzatori, le associazioni, le scuole che esporranno i lavori dedicati al tema della giornata.
Ci si potrà fermare per un pranzo a sacco e, alle 15:00, proseguire a camminare con l’Associazione “Etna e Dintorni” che guiderà gli escursionisti lungo il “Sentiero della Regina” che nel suo primo tratto di circa 2 chilometri e mezzo congiunge il monastero di San Nicolò La Rena, attuale sede del Parco, con l’odierno monastero Benedettino “Giuseppe Benedetto Dusmet”, anch’esso in territorio di Nicolosi, nei pressi dei Monti Rossi, passando dai Tre Altarelli, dalla grotta delle Palombe, dalla pineta dei Monti Rossi. Nel suo complesso, come sottolinea il nome, il “Sentiero della Regina” intende infatti riscoprire e proporre alla fruizione, attraverso un itinerario storico-culturale-naturalistico, gli antichi luoghi che Eleonora percorreva dalla sua residenza estiva, in Contrada Guardia a Malpasso (oggi Belpasso) per giungere al monastero di San Nicolò La Rena, dove soggiornava e pregava insieme ai monaci benedettini e che divenne sempre più importante grazie alla sua presenza. Nel Monastero, oggi sede del Parco, Eleonora D’Angiò morì il 9 agosto 1341.
29 NOVEMBRE 2015 MARCIA PER IL CLIMA
Gli scienziati ci hanno avvisato da tempo, esistono “punti di non ritorno” causati dal surriscaldamento terrestre che fanno impazzire il Pianeta. Ma possiamo fermare questa crisi, agendo subito e mobilitando l’intero Pianeta. Possiamo trasformare questo scenario da incubo nel migliore futuro possibile: pulito, verde, e in equilibrio con il Pianeta.
Mancano due mesi al Vertice di Parigi, il vertice sul clima più importante del decennio. Nel settembre del 2014 tante organizzazioni hanno contribuito a guidare la Marcia Globale per il Clima, che ha visto 700mila persone manifestare nelle strade di tutto il mondo e ha segnato una svolta per il movimento per il clima.
Il 29 novembre sarà una giornata storica! Poche ore prima dell’inizio del vertice di Parigi sul clima, nelle piazze di tutto il mondo centinaia di migliaia di persone sosterranno la richiesta per il mondo che tutti noi desideriamo.
L’appuntamento di Parigi a novembre è il più importante evento sul clima degli ultimi 6 anni. Il vertice sul clima più importante della nostra generazione è tra 2 mesi esatti, e lì i capi di stato potrebbero trovare finalmente un accordo rivoluzionario per dire basta, per sempre, ai combustibili fossili. Questo accordo può salvarci dalla catastrofe climatica e far capire a politici, multinazionali e borse di tutto il mondo che l’era delle energie inquinanti è finita. Vincere non sarà facile. Ma se dimostriamo ai governi del Pianeta la forza del movimento contro il cambiamento climatico, allora potremo farcela.
Parigi non sarà l’ultima delle battaglie per fermare il cambiamento climatico, ma ci sono motivi sufficienti per sperare che diventi una tappa fondamentale per superare la fase di stallo attuale: il Papa ha appena chiesto di fare sul serio, gli Stati del G7 si sono impegnati ad abbandonare i combustibili fossili e le energie rinnovabili costano sempre di meno. E in tutto il mondo il movimento per il clima sta vincendo molte battaglie, obbligando i politici a tenerlo in considerazione, e facendo crollare gli investimenti nelle energie inquinanti. Non perdiamo questa occasione per mettere al sicuro il nostro futuro, quello dei nostri figli, e tutto quello che abbiamo a cuore.
“Non c’e’ un piano B perché non abbiamo un pianeta B”. Ti aspettiamo con qualcosa di verde e con il tuo prezioso contributo!
(2 ottobre 2015)