FRIHET, scatti fotografici in natura, catturati e raccontati da Gaetano Romano
Il Biacco (conosciuto in alcuni dialetti anche come “Carbonasso” e nel dialetto siciliano come “saittuni”) è sicuramente uno dei serpenti non velenosi più conosciuto sul nostro territorio. Si tratta di un rettile con una livrea nera o nera e gialla (sulla porzione ventrale) appartenente alla famiglia dei colubridi che conta circa 800 specie diffuse in tutti i continenti.
Può raggiungere una lunghezza di 150 cm, ha un corpo slanciato ed è molto agile, tanto da raggiungere velocità di 11 km/h. Il Biacco fa proprio della sua velocità il suo punto di forza nella caccia, infatti, è in grado di cacciare a vista le sue prede.
Essendo un rettile a sangue freddo con abitudini diurne, predilige territori assolati, piani o rocciosi, ma lo si può incontrare anche ai margini di radure e boschi o in zone umide.
L’alimentazione è particolarmente varia, va dai piccoli rettili fino a rane e serpenti, e ancora piccoli mammiferi, vermi e uova di piccoli uccelli. Per tale motivo riveste un ruolo ecologico fondamentale nell’habitat in cui vive.
Il Biacco non è munito di ghiandole per la produzione di veleno né di denti per iniettarlo, le sue uniche armi sono il morso e la costrizione attraverso le spire. Risulta anche innocuo per l’uomo tanto che se spaventato non esista a fuggire via, ma se catturato risulta essere mordace. Come detto dal morso non c’è alcun rischio per l’uomo, anche se bisogna comunque prestare attenzione perché l’apparato boccale costituisce un serbatoio batterico.
A livello etologico, il Biacco, è anche conosciuto per le sue danze ed intrecci. Ciò è un comportamento sociale che può far riferimento all’accoppiamento tra maschio o femmina o tra due esemplari maschi che proprio con questo comportamento vanno a confrontarsi sulla superiorità fisica e quindi sulla forza stessa. Talvolta possono verificarsi dei veri e propri combattimenti per la contesa della femmina.
L’accoppiamento ha luogo tra aprile e giugno, la femmina depone da 5 a 15 uova solitamente nascoste tra le rocce e alla schiusa i piccoli avranno una lunghezza di circa 20-25 cm.
Come tutti i rettili, anche il Biacco è protetto in Europa dalla Convenzione di Berna e dal Codice Penale: la loro uccisione è dunque penalmente perseguibile. Inoltre, come già detto ha un ruolo fondamentale nel tenere sotto controllo popolazioni di alcuni roditori e non solo, motivo per cui questa specie, come altre, è da tutelare.