Dedicata alla ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Unesco e in ricordo dei 50 anni della nascita del nucleo Carabinieri per la tutela del Patrimonio culturale, l’edizione 2019 del Calendario dell’Arma dei Carabinieri.
Le pagine del Calendario presentano una carrellata dei siti italiani tutelati dall’Unesco, tutti inseriti con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola.
Nel mese di Novembre è stata rappresentata l’attenzione costante dell’Arma all’ambiente, attraverso lo sguardo che va oltre l’orizzonte di un Carabiniere Forestale.
Il Carabiniere Forestale, pur essendo di recente istituzione, affonda le sue radici nella più che trentennale esperienza dell’Arma maturata con i suoi Nuclei Operativi Ecologici. Con l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, è stato costituito un Comando interamente dedicato alla salvaguardia della natura con una peculiare attenzione alle molteplici implicazioni dei reati ambientali. Insieme ai “Carabinieri Forestali”, l’Arma ha di fatto costituito una Forza di polizia ambientale senza precedenti per ampiezza e potenzialità.
Tra i diversi siti Unesco presenti nel mese di Novembre, l’Etna, che iscritta dal 2013, viene così menzionata:
“Poco distante dallo Stretto di Messina, con i suoi 3.300 metri di altitudine su circa 45 chilometri di diametro è il più grande vulcano d’Europa e tra i più attivi del mondo. Le sue eruzioni, accompagnate dall’emissione di ceneri, secondo la mitologia, sono il “respiro infuocato” del gigante Polifemo intrappolato sotto il monte.”
L’agenda storica 2019, invece, è incentrata sul tema “I carabinieri nella letteratura”.
Il calendario è diventato un vero e proprio oggetto di culto ha una tiratura che sfiora il milione di copie ed è tradotto anche in inglese.