Concluso corso di Etnobotanica Etnea

Sipario calato sul sesto corso sulle verdure spontanee. Il Prof. Salvatore Arcidiacono illustra le piante utilizzate dall’uomo nella realizzazione di manufatti

Con la lezione “Aspetti etnobotanici del territorio etneo” tenuta dal prof. Salvatore Arcidiacono, e la consegna degli attestati ai partecipanti, si è concluso presso la sede di “Etna e Dintorni” a Misterbianco il sesto corso di “Etnobotanica Etnea”, promosso dalle associazioni “Stelle e Ambiente” ed “Etna e Dintorni” e dal Comitato CEPES, in collaborazione con il portale web Etnalife.
Al centro dell’incontro finale l’utilizzo da parte dell’uomo, sin dai tempi antichi, di tre piante, o parte di esse, che crescono sui suoli del vulcano: la canna, la ferula e il castagno. Arcidiacono, accompagnato da una proiezione di slide, ha illustrato le tre specie e diversi oggetti utilizzati per secoli dagli etnei, alcuni dei quali mostrati nel corso della lezione come le cavagne per la ricotta o i cestini per la frutta e i funghi.

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Al termine della lezione, la rinomata Pasticceria modicana Di Lorenzo ha offerto a corsisti e organizzatori una degustazione di cioccolato di Modica; a cura di Enzo Sciacca, invece, la degustazione di cedri, arance, mandarini e limoni di proprietà.
Il sigillo è stato posto con la consegna degli attestati ai partecipanti avvenuta insieme a un cd con le singole lezioni, ad un pdf del libro “Le verdure selvatiche dell’Etna” e ad una copia cartacea della pubblicazione “Le verdure selvatiche della provincia di Catania”, entrambi del prof. Arcidiacono, e con l’immancabile foto ricordo.

Un corso, il sesto di Etnobotanica Etnea, che ha avuto tanti partecipanti a testimonianza del grande interesse attorno alle verdure spontanee che crescono sui suoli della “muntagna”. Ha aperto le lezioni, il 4 gennaio scorso, la dott.ssa Elisa Coppola con “Piante selvatiche mangerecce etnee verdure, aromatiche e frutti”; il 10 gennaio si è svolta la passeggiata naturalistica “A cogghiri virdura” nella campagna dell’Agriturismo “La Rocca della Rosa” di Zafferana; il 18 la lezione della dott.ssa Giovanna Marletta “Piante selvatiche nella medicina e nella veterinaria popolari”, e, ieri, la conclusione.
Soddisfatti per il successo dell’iniziativa gli organizzatori. Rosario Catania del CEPES sottolinea, a Etnalife, quanto sia importante l’interesse crescente per la natura e i suoi frutti, mentre Giuseppe Sperlinga annuncia una proposta presso la Regione per istituire un tesserino per chi va a raccogliere verdure. Antonio Mirulla, infine, parla della nuova sede di Etna e Dintorni aperta al mondo dell’associazionismo.

LE INTERVISTE AGLI ORGANIZZATORI​

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(26 gennaio 2016)

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