Il 10 giugno da Zō Centro culture contemporanee di Catania la presentazione editoriale del volume, edito da Mondadori, scritto a quattro mani dalla scrittrice palermitana e la nipote
Dialoga con le autrici la scrittrice Barbara Bellomo
Venerdì 10 giugno, alle 18.30, da Zo Centro Culture Contemporanee di Catania viene presentato il libro “La cuntintizza”, edito da Mondadori, scritto a quattro mani dalla scrittrice palermitana Simonetta Agnello Hornby e dalla nipote Costanza Gravina di Comitini. Accompagna le autrici la scrittrice Barbara Bellomo. L’evento è organizzato da Zo Centro Culture Contemporanee con le libreria Vicolo Stretto e Legatoria Prampolini di Catania.
Il libro nasce da un’intesa, quella fra la Agnello Hornby e la nipote Costanza, dalla consuetudine dei loro incontri palermitani e da occasionali considerazioni sul piacere legato al rito dell’aperitivo, ponte fra generazioni e culture diverse. Da quelle considerazioni è stato quasi automatico arrivare alla contemplazione di tutte le piccole ragioni della bellezza del vivere che costellano la quotidianità del nostro sentire. Con altrettanta naturalezza Simonetta e Costanza sono arrivate a scoprire che quelle “piccole ragioni” ben potevano essere ospitate nell’accogliente guscio di quella che, nel patrimonio linguistico siciliano, suona come cuntintizza.
Ecco dunque questo fascinoso duettare che, con ricchezza di episodi e di memorie famigliari, evoca il sottile piacere di arrotolare una pallina di zucchero e caffè, la sensualità dell’affondare le mani nella pasta frolla, il conforto di quel “quanto basta” che abita nelle ricette, lo struggimento con cui si accarezza l’oggetto appartenuto a una persona scomparsa, la meraviglia che dispiegano le pale puntute del fico d’India, la delicata cascata di calici, bicchieri e bicchierini colorati. Un esempio di cuntintizza? Eccolo. “Adoro mondare la verdura fresca appena raccolta nell’orto, sbucciare patate e cipolle, lavare e tagliare menta e basilico. Mentre risciacquo e tolgo gli insetti rimasti, tra le mie mani, i miei occhi e le foglie ancora piene di linfa si crea un rapporto, come se ambedue, io e la verdura, fossimo consce di far parte del ciclo della sopravvivenza: noi esseri umani e la pianta da cui spunteranno altre foglie”.
Simonetta Agnello Hornby è nata a Palermo nel 1945. Cittadina italiana e britannica, vive dal 1972 a Londra, dove ha svolto la professione di avvocato dei minori. Ha esordito con “La Mennulara” (Feltrinelli, 2002, nuova edizione arricchita e graphic novel a cura di Massimo Fenati, 2019). Fra i suoi titoli più celebri, “La zia marchesa”, “Boccamurata”, “Vento scomposto”, “La monaca”, “Il veleno dell’oleandro”, “Caffè amaro”, “Nessuno può volare”, “Piano nobile”, “Punto pieno” (tutti Feltrinelli), “Un filo d’olio” (Sellerio) e “La mia Londra” (Giunti). Con Mimmo Cuticchio ha scritto “Siamo Palermo” (Mondadori). Ha scritto con il figlio George il racconto per ragazzi “Rosie e gli scoiattoli di St. James” (Giunti). Nel 2018 il presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Grande Ufficiale.
Costanza Gravina di Comitini, nata a Palermo, è farmacista di professione. Coltiva, con passione, l’arte della miscelazione e dei cocktail.
Zō Centro culture contemporanee: piazzale Rocco Chinnici, 6 – 95129 – Catania.