Dal 21 giugno al 26 luglio l’associazione Algos di Catania organizza la quinta rassegna estiva open air ospitata dalla Tenuta San Michele di Santa Venerina, in zona etnea. Si inizia con i 40 anni di musica del cantautore catanese Luca Madonia, si finisce il 26 luglio con le musiche sudamericane di “Around Brazil”. Il direttore artistico Dino Rubino: «Non ho mai fatto distinzioni fra jazz e altre musiche. La nostra linea artistica è sempre quella di chiamare a suonare gente che fa belle cose con la musica e che ci crede»
Terminata la stagione al chiuso del Monk Jazz Club l’associazione culturale Algos che gestisce il jazz club catanese è proiettata verso la quinta stagione estiva open air “Jazz in vigna”, come ogni anno ospitata dalla Tenuta San Michele di Santa Venerina. Anche quest’anno “Jazz in vigna” allestirà un vero e proprio jazz club all’aperto nel suggestivo scenario dei vigneti dell’azienda agrituristica etnea.
Come ogni anno “Jazz in vigna” è una rassegna variegata, dove quella che conta è l’attitudine all’improvvisazione e alla sperimentazione del jazz si ritrova e si rinnova anche in altri generi musicali. Rubino: «Io prendo molto spunto dalla rassegna “Time in Jazz” che ogni anno Paolo Fresu organizza, in Sardegna, tra la sua Berchidda e i paesi vicini: lo scorso anno, per esempio, uno dei gruppi in programma era il collettivo rap romano Colle der Fomento. Apparentemente jazz e rap nulla hanno in comune ma se la musica la vedi più da lontano allora non ti sfugge la visione che la musica alla fine è una sola. Quindi ben vengano a “Jazz in vigna” artisti come Luca Madonia o Peppe Cubeta».
E la quinta edizione della rassegna inizia venerdì 21 giugno con la canzone d’autore del catanese Luca Madonia, il quale affiancato da Denis Marino alla chitarra, Ambra Scamarda al basso e da Ruggero Rotolo alla batteria, porterà a Santa Venerina i suoi 40 anni di musica, dagli esordi con i Denovo ad oggi. Il trombettista e pianista Dino Rubino, direttore artistico sia del Monk che di “Jazz in vigna”: «Quaranta anni di musica che Luca racconta nell’ultimo album “Stiamo tutti ben calmi”. Io non ho mai fatto distinzioni fra jazz e pop, Luca è un musicista che noi di Algos stimiamo tanto e avevamo il piacere di invitare. La nostra linea artistica è sempre quella di chiamare a suonare gente che fa belle cose con la musica e che ci crede».
E il 29 giugno sarà un’occasione speciale per ascoltare in un contesto unico come quello della Tenuta San Michele il live di Gegè Telesforo con gli Urban Fabula, un connubio ben rodato quello fra il cantante e poli-strumentista foggiano, e noto volto tv grazie a Renzo Arbore, e tre musicisti siciliani d’eccezione come il siracusano Seby Burgio al pianoforte, lo sciclitano Alberto Fidone al contrabbasso e il gelese Peppe Tringali alla batteria. Rubino: «Siamo felicissimi di averli nella nostra rassegna. E’ vero che molti conoscono Gegè, uomo di jazz da tanti anni, grazie alla tv e in effetti nel famoso programma D.O.C. di Renzo Arbore alla fine degli anni 80 hanno avuto giganti del calibro di Miles Davis e Chet Baker, solo per fare due nomi».
Il 5 luglio protagonista del palcoscenico, in formazione quartetto, sarà il musicista siracusano Peppe Cubeta, leader degli storici Qbeta, da più di 30 anni protagonisti della scena pop e world music siciliana. Con lui Santi Romano al basso, Rino Cirinnà al sassofono e clarinetto e Antonio Campisi alla chitarra. Rubino: «Sarà un concerto imprevedibile, non escludo che alla fine si possa anche ballare».
Il 12 luglio il batterista Emanuele Primavera presenterà a Santa Venerina il suo nuovo album “Around the fiery future”, che uscirà in quei giorni grazie all’etichetta Jam und Jam di Arezzo, con distribuzione Universal Music. Un album dall’anima green, musicalmente in continuità con la storia del musicista ennese. Dal vivo Primavera sarà affiancato dagli amici musicisti che hanno suonato sul disco ovvero Alessandro Lanzoni al pianoforte, Alessandro Presti alla tromba, Nicola Caminiti al sassofono e Carmelo Venuto al contrabbasso. Rubino: «Il terzo disco da leader di Primavera, era giusto invitarlo. I musicisti siciliani che hanno un progetto e dischi in uscita abbiamo cercato sempre di favorirli. Lo spazio per i musicisti siciliani è sempre importante all’interno della rassegna».
Il jazz più contaminato con la world music del grande Mediterraneo sarà il protagonista del concerto “Jazz bound” della Alkantara MediOrkestra, diretta da Giuseppe Privitera (tra i soci Algos), in calendario il 19 luglio, in coproduzione con le associazioni Darshan di Catania e Curva Minore di Palermo. «Un evento molto importante – sottolinea Rubino – con una formazione internazionale che vede la partecipazione del fisarmonicista sardo Antonello Salis e del norvegese Karl Seglem al sax e al corno di capra. Anche per Salis vale il discorso di prima, è riduttivo definire jazzista uno che suona tutti i generi. Sono curioso di vedere come si infilerà in questa orchestra». La Alkantara MediOkestra è formata da Alexandra Dimitrova al violino, Denise Di Maria alle percussioni e charango, Gerasimos Papadopoulos all’oud, Enzo Rao al violino, saz e oud, Riccardo Gerbino al tabla, Mario Gulisano alle percussioni e marranzano, Roberto Fiore al contrabbasso, Fabio Sodano al duduk, sax e flauti e Bronagh Slevin al violoncello.
“Jazz in vigna 2024” si chiuderà il 26 luglio con la festa brasiliana “Around Brazil” con Dino Rubino al pianoforte, Nico Gori al clarinetto, Tony Canto alla voce e chitarra, Marco Bardoscia al contrabbasso e Enzo Zirilli alla batteria. «Una bellissima formazione – aggiunge Rubino – che oltre al cantautore Tony Canto, da anni vero cultore della musica brasiliana, conta anche il clarinettista Nico Gori, che ha collaborato al lungo con Stefano Bollani, compreso il progetto “Carioca” del 2007, disco di rivistazione di celebri brani brasiliani. Non ci fermeremo, però, solo al Brasile ma suoneremo musiche un po’ di tutto il Sud America, da Cuba al Messico, brani dalle melodie fantastiche. E compresi Zirilli alla batteria e Bardoscia al contrabbasso ho scelto i compagni di viaggio perfetti per suonare queste musiche».
E per quest’anno non si esclude un pre o un dopo concerti come set di riscaldamento o di “decantazione”, è proprio il caso di dirlo in una terra di vini, affidato a dj’s che sappiano unire la spontaneità del jazz con le nuove sonorità elettroniche. «Una prassi che cercheremo di consolidare anche a Palazzo Scammacca del Murgo per la riapertura a ottobre del Monk Jazz Club, proprio a conferma che noi di Algos, tra il jazz club di Catania e la rassegna estiva a Santa Venerina, siamo aperti a qualsiasi proposta musicale purché di qualità».
L’abbonamento a “Jazz in vigna” costa € 135 e si può acquistare on line su https://www.ciaotickets.com/it/abbonamenti/abbonamento-jazz-vigna-2024-santa-venerina. Info e prenotazioni alla mail prenotazioni@monkjazzclub.it, telefono 340.1223606. Sul web www.monkjazzclub.it.