Etna, comunicato di attività vulcanica del 15 luglio 2024

Ore 21:57

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle immagini della rete di telecamere di sorveglianza è possibile osservare che l’attività stromboliana al Cratere Voragine si è ulteriormente intensificata ed al momento è in atto una fontana di lava. Tale attività produce emissioni di cenere che in accordo con il modello previsionale si disperdono in direzione SSE. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a presentare un ulteriore incremento, con valori molto alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico continua ad essere localizzato poco ad est del cratere Voragine ad una elevazione di circa 2900-3000 m sul livello del mare. Anche l’attività infrasonica registra un ulteriore incremento e risulta sempre localizzata al cratere Voragine. Per quanto riguarda le deformazioni, prosegue la variazione del segnale clinometrico alla stazione sommitale di PDN che ha raggiunto 0.25 microradianti; continua il trend in decompressione al dilatometro borehole della stazione DRUV iniziato alle 19:00.

Ore 21:34

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza si è osservato, dalle 21:00 circa, un graduale incremento dell’attività stromboliana a carico del cratere Voragine. Il modello previsionale sulla dispersione della nube eruttiva prodotta dall’attività in corso, indica una direzione SSE. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a presentare un incremento dei valori ed attualmente ha raggiunto un livello molto alto. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato a est del cratere Voragine ad una elevazione di circa 3000 m sul livello del mare. Contestualmente all’incremento del tremore, si registra un ulteriore aumento dell’attività infrasonica, che risulta localizzata al cratere Voragine. Per quanto riguarda le deformazioni, al momento si segnala una variazione al segnale clinometrico della stazione sommitale di PDN di 0.1 microradianti; il dilatometro borehole della stazione DRUV già a partire circa dalle 19:00 ha iniziato a mostrare una leggera decompressione.

Ore 17:43

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza persiste l’attività stromboliana alla Voragine. Inoltre si registra una blanda emissione di cenere dal Cratere di Nord Est e dalla Voragine, tale attività si disperde velocemente al di sopra dei crateri sommitali. Il modello previsionale della dispersione dell’eventuale nube eruttiva indica una direzione SSE.

Per gran parte della giornata odierna l’ampiezza media del tremore vulcanico è rimasta principalmente confinata nell’intervallo dei valori medi. A partire dalle ore 10:30 l’ampiezza del tremore ha mostrato un lieve e graduale incremento ed alle ore 16:00 circa ha raggiunto i valori alti, con ulteriore tendenza alla crescita. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in prossimità del Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2500 m sul livello del mare. L’attività infrasonica, che risulta essere abbastanza vivace e con una lieve tendenza ad incrementare, è principalmente prodotta dal cratere Voragine. Per quanto riguarda le deformazioni, al momento i segnali delle reti permanenti clinometrica, GNSS e dilatometrica non rilevano variazioni significative.

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