Ore 06:19
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle telecamere di sorveglianza si è osservato che l’attività di fontana di lava del Cratere Voragine è gradualmente esaurita per poi cessare intorno alle 02:10, mantenendo una modesta attività stromboliana sino alle 05:00 circa. Per ciò che riguarda la colata lavica prodotta nel corso dell’evento di fontana e segnalata nel precedente comunicato, appare ancora debolmente alimentata. Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi tra le 21:40 e le 01:00, ha quindi mostrato un trend in decremento ed alle 05:30 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, ove tuttora permane. Le sorgenti del tremore sono confinate nell’area dei crateri sommitali ad una elevazione di circa 3000 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica è bassa, con eventi localizzati prevalentemente al cratere di sud-est. Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, a partire dalle 00:00 UTC non si registrano variazioni significative.
Ore 00:39
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE si osserva che l’attività di fontana di lava del Cratere Voragine iniziata alle 21:54 ed ancora in corso, ha prodotto una colonna eruttiva alta circa 6000 m s.l.m. che si sta propagando in direzione Est con segnalazione di ricaduta di cenere negli abitati di Viagrande e Acicastello. L’attività sta inoltre producendo una colata lavica che è tracimata dall’orlo nord occidentale del cratere Bocca Nuova con il fronte che si attesta ad una quota di 3000 m slm circa. L’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su livelli molto alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato poco ad est del cratere Voragine ad una elevazione di circa 2800 m sul livello del mare. La frequenza di accadimento degli eventi infrasonici è in diminuzione. Gli eventi infrasonici sono localizzati al cratere Voragine e l’ampiezza degli eventi è alta. Le analisi delle deformazioni del suolo rilevano una decompressione cumulativa di circa 100 nanostrain, misurata dal dilatometro di Monte Ruvolo dalle 21:00 alle 00:00 circa. Le stazioni della rete clinometrica mostrano variazioni di inclinazione di decimi di microradiante.