ore 22:17
Un sopralluogo effettuato in data odierna da personale INGV Osservatorio Etneo, ha permesso di appurare che, in relazione a quanto riportato nel comunicato precedente, alla quota di circa 1900 m s.l.m., in prossimità del sistema di fratture che si sono sviluppate nella parete settentrionale della Valle del Bove in zona Serracozzo, sono attive tre bocche effusive, il cui fronte più avanzato ha raggiunto circa 1750 m s.l.m..
Permane inoltre, l’attività effusiva alla bocca apertasi il 7 giugno un po’ più a monte della stessa area alla quota di circa 1980 m s.l.m.
Per ciò che concerne le bocche effusive sviluppatesi lo scorso 29 maggio tra 2900 e 2700 m di quota, in data odierna era attiva soltanto la bocca più bassa di quota circa 2700 m s.l.m..
Infine, durante il sopralluogo e dalle telecamere di sorveglianza, sono state osservate sporadiche emissioni di cenere dal Cratere di Sud-Est, che si sono disperse rapidamente in prossimità dall’area sommitale.
L’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo la fase di lieve e graduale incremento segnalata ieri, nel primo pomeriggio di oggi ha subito una diminuzione mantenendosi comunque nell’intervallo dei valori medi. Le sorgenti del tremore sono localizzate tra la Bocca Nuova ed il Cratere di Sud-Est, ad una quota di circa 3000 m s.l.m.. L’attività infrasonica risulta moderata e localizzata principalmente in corrispondenza del Cratere Bocca Nuova. Le stazioni delle reti clinometrica e GNSS non mostrano deformazioni del suolo significative.