L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che durante il sopralluogo di circa due ore da parte del personale INGV, in prossimità della Voragine, l’attività esplosiva osservata al cratere, conferma che la Voragine continua ad emettere cenere, con un intervallo variabile compreso tra i 2 i e i 10 minuti, la maggior parte sono esplosioni silenti, sporadicamente accompagnate da boati ed emissione di materiale che ricade in parte al di fuori dell’orlo craterico.
Relativamente all’ampiezza media del tremore vulcanico non si registrano variazioni significative. Tuttavia, nelle ultime ore, pur rimanendo essa confinata entro valori bassi, appare mostrare una lieve e graduale tendenza all’incremento. I segnali infrasonici si attestano su un livello basso.
ore 9:25 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle immagini delle telecamere della rete di sorveglianza si osserva un’attività eruttiva dai crateri sommitali in particolare dal cratere della Voragine.
L’attività esplosiva con emissione di cenere è iniziata nel pomeriggio del 13, con una frequenza e intensità molto variabile e discontinua nel tempo. Il fenomeno è localizzato sul fondo craterico della Voragine, dove è in atto l’apertura di una nuova bocca, che produce cenere che si disperde rapidamente in area sommitale. Associata alla cenere abbiamo anche ricaduta di materiale nella terrazza craterica. In data odierna sono in corso sopralluoghi da parte del personale INGV in area sommitale. L’ampiezza media del tremore vulcanico non mostra variazioni significative, mantenendosi entro i valori bassi.