Ore 18:59 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che in seguito ad una parziale visibilità della zona sommitale si osserva una colata lavica lungo la parete della Valle del Bove che si attesta ad una quota di circa 2200 m s.l.m. Continua l’attività esplosiva al CSE e sporadicamente anche alla VOR, BN e CNE con emissione di cenere che si disperde immediatamente. L’ampiezza del tremore rimane stazionaria a livelli medi. L’attività infrasonica risulta bassa. Dalla fine della fase parossistica i dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni GNSS e clinometrica non evidenziano ulteriori variazioni significative.
Ore 07:17 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’ampiezza del tremore è in netta diminuzione e a livelli medi. Le sorgenti vengono localizzate a sud est del cratere SE ad una profondità di circa 2000 m s.l.m. Il segnale infrasonico non rileva attività vulcanica. L’attività di fontana di lava al Cratere di Sud-Est si è conclusa. Persiste una moderata attività stromboliana. A causa della copertura nuvolosa l’osservazione dell’attività in corso è molto limitata e discontinua.
Ore 03:45 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle telecamere di sorveglianza a partire dalle ore 03:25 si osserva un trabocco lavico dal Cratere di Sud-Est in direzione Valle del Bove.
Ore 03:19 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’ampiezza del tremore continua ad aumentare, raggiungendo il secondo livello di allarme. Le sorgenti del segnale vengono localizzate a sud del cratere SE ad un livello di circa 2500 s.l.m. Anche il segnale infrasonico è in continuo aumento. L’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava. A causa della copertura nuvolosa non è possibile osservare in continuità l’attività in corso.
Ore 02:39 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 01:55 si registra un incremento dell’attività stromboliana al CSE. Il livello del tremore è in rapido aumento raggiungendo valori alti. La sorgente del tremore viene localizzata a sud-Est del Cratere SE ad un livello di circa 2800 metri s.l.m. Anche il segnale infrasonico rivela la presenza di attività vulcanica.