ore 20:50
a partire dalle ore 19:40 si osserva un graduale aumento dell’attività esplosiva al Cratere di Sud Est che produce una cospicua emissione di cenere in direzione Sud, che raggiunge la quota di circa 5000 m s.l.m. Contestualmente, prosegue con intensità variabile l’emissione lavica alle bocche effusive formatesi il 12 e 20 maggio. I fronti lavici più avanzati si attestano ad una quota compresa fra 2800 e 2700 m s.l.m nella desertica Valle del Leone.
Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico, pur mostrando nei giorni scorsi ampie oscillazioni nel suo trend, si mantiene stabilmente nell’intervallo dei valori alti. La sorgente del tremore vulcanico risulta ubicata al di sotto del Cratere di Sud Est, ad una profondità di circa 3000 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica risulta abbastanza sostenuta e localizzata in prevalenza al Cratere di Sud Est. I dati delle reti GNSS e clinometrica per il monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative