L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica
Ore 21:54
A partire dalle 21:00, la fontana di lava dal Cratere di Sud-Est si è gradualmente esaurita. In accordo con il modello previsionale, la dispersione della nube eruttiva ha riguardato il settore Est-Nord-Est del vulcano. La nube eruttiva ha raggiunto l’altezza di circa 9 km s.l.m.. La fontana di lava ha anche prodotto un trabocco lavico lungo il versante meridionale del Cratere di Sud-Est, che si è propagato in direzione Sud-Ovest, il cui fronte al momento si attesta ad una quota stimata di circa 2900 m s.l.m.
Inoltre, durante l’episodio di fontana, si è osservata l’apertura di una bocca eruttiva nell’alto versante orientale del Cratere di Sud-Est. Tale bocca produce una modesta attività esplosiva ed effusione lavica, con flussi che si riversano nell’alto settore della Valle del Bove. Al momento, il fronte più avanzato si attesta ad una quota stimata di circa 2700 m s.l.m. Attualmente, persiste una debole attività stromboliana al Cratere di Sud-Est.
Dopo il massimo raggiunto alle 20:50 l’ampiezza del tremore vulcanico è rapidamente diminuita restando al momento su valori medio-alti. Le localizzazioni del tremore permangono nella zona del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2900 m s.l.m. Anche l’attività infrasonica ha subito un netto decremento ed attualmente è sul livello basso. Durante la fase di fontana di lava le stazioni della rete clinometrica hanno registrato modeste variazioni. Non si osservano variazioni significative nei segnali acquisiti dalla rete GNSS.
Ore 20:48
A partire dalle 20:00 circa, si osserva dalle telecamere di sorveglianza che l’attività stromboliana del Cratere di Sud-Est è passata gradualmente a fontana di lava. Sulla base del modello previsionale, la nube eruttiva che raggiunge un’altezza di circa 9 km s.l.m., si disperde in direzione Est-Nord-Est.
Inoltre, a partire dalle ore 20:28, si osserva l’apertura di una bocca eruttiva sull’alto versante orientale del Cratere di Sud-Est che produce attività esplosiva e un flusso lavico che si propaga in direzione Est.
A partire dalle 20:38 si osserva anche un trabocco lavico che si propaga in direzione Sud-Ovest. Continua l’incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico. La localizzazione della sorgente del tremore rimane confinata nell’area del Cratere di Sud-Est alla profondità di circa 3000 m sul livello del mare. Dalle 20:20 circa l’attività infrasonica mostra un decremento nell’ampiezza degli eventi infrasonici. La sorgente di tale attività è collocata nell’area del Cratere di Sud-Est.
Ore 20:15
A partire dalle ore 19:45 circa, si osserva dalle telecamere di sorveglianza un incremento dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est con emissione di cenere che, in accordo con il modello previsionale, si disperde in direzione Est-Sud-Est. Dal punto di vista sismico, rispetto alla situazione precedente, si conferma l’incremento repentino dell’ampiezza media del tremore vulcanico. A partire dalle ore 20:00 circa si registra un significativo incremento dell’attività infrasonica, sia nel numero che nell’ampiezza degli eventi infrasonici. Non si osservano variazioni significative nei segnali di deformazione registrati alle reti clinometriche e GNSS.
Ore 19:39
A partire dalle ore 19:17 circa si osserva, dalle telecamere di sorveglianza, la ripresa di una debole attività stromboliana dal Cratere di Sud-Est.
A partire dalle 18:30 circa, si registra un repentino aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che, allo stato attuale, ha raggiunto l’intervallo dei valori alti. La localizzazione delle sorgenti del tremore vulcanico è ubicata in prossimità del Cratere di Sud-Est alla quota di 2900-3000 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica risulta essere bassa.
Ore 16:38
Dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e dai rilievi effettuati in area sommitale da personale INGV Osservatorio Etneo, si osserva che le due bocche effusive riportate nel comunicato precedente, si sono aperte sul fianco sud-orientale del Cratere di Sud-Est a una quota stimata di circa 3000 m e 2950 m s.l.m.
Attualmente, iI flusso lavico dalla bocca di 3000 m non è più alimentato, mentre quello che fuoriesce dalla bocca di 2950 m è ancora attivo, seppur scarsamente alimentato. Il fronte di quest’ultimo ha raggiunto e superato l’orlo occidentale della Valle del Bove attestandosi ad una quota stimata di circa 2700 m s.l.m. L’ampiezza del tremore vulcanico si mantiene al livello medio con una graduale tendenza alla diminuzione.
Le localizzazioni della sorgente media del tremore risultano in prossimità del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2900 m s.l.m. . L’attività infrasonica è ad un livello basso sia in termini di numero che di ampiezza degli eventi.
Ore 10:37
Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza si osservano due piccoli flussi lavici da due bocche effusive che si sono aperte nella parte bassa del versante SE del Cratere di Sud-Est, rispettivamente alle ore 06:25 la bocca più in alto e alle 07:59 la bocca di quota più bassa. Alle 09:00, il fronte del flusso alimentato dalla bocca effusiva di quota più alta ha raggiunto la quota del secondo flusso lavico. Al momento, i due flussi lavici sono ben alimentati ed il fronte più avanzato sembra aver quasi raggiunto l’orlo occidentale della Valle del Bove attestandosi ad una quota stimata di circa 2900 m s.l.m..
E’ in corso un sopralluogo da parte di personale INGV Osservatorio Etneo. Riguardo i due trabocchi lavici prodotti durante l’episodio di fontana di lava, (comunicato precedente) dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, appaiono entrambi in raffreddamento.
L’ampiezza del tremore vulcanico si mantiene al livello medio-alto. Le localizzazioni della sorgente media risultano in prossimità del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 3000 m s.l.m. . L’attività infrasonica è ad un livello basso sia in termini di numero che di ampiezza degli eventi. Non si osservano variazioni significative nei segnali di deformazione registrati alle reti clinometriche e GNSS.
Ore 07:03
Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, si osserva che l’attività esplosiva al Cratere di Sud-Est è cessata. La nube eruttiva prodotta ha superato l’altezza di 9 km s.l.m. e, in accordo con il modello previsionale, la sua dispersione ha riguardato il settore orientale del vulcano con ricaduta di lapilli a Fornazzo e Giarre.
Riguardo il trabocco lavico, descritto nei comunicati precedenti, questo appare scarsamente alimentato ed il fronte sembra attestarsi alla stessa quota riportata nel comunicato precedente (circa 2900 m s.l.m.). Inoltre, al termine della fase di fontana di lava è stato possibile osservare che l’attività del Cratere di Sud-Est ha prodotto un secondo trabocco lavico dal suo orlo orientale che si è diretto verso Est senza superare la base del cratere. L’ampiezza del tremore vulcanico è su valori medi con andamento in diminuzione. Le localizzazioni del tremore risultano ancora in prossimità del Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 3000 m s.l.m. L’attività infrasonica si è ridotta notevolmente portandosi su un livello basso. Le stazioni della rete clinometrica hanno registrato modeste variazioni. Non si osservano variazioni significative nei segnali acquisiti dalla rete GNSS
Ore 05:46
A partire dalle 05:17, dalle immagini delle telecamere di sorveglianza si osserva che la fontana di lava al Cratere di Sud-Est è cessata. Permane tuttavia una debole attività esplosiva ed il trabocco lavico che si espande in direzione Sud-Ovest appare ancora alimentato con il suo fronte che si attesta a una quota stimata di circa 2900 m s.l.m..
Ore 05:09
A partire dalle 04:44 circa, dalle telecamere di sorveglianza, si osserva che l’attività stromboliana del Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava. Sulla base del modello previsionale, la nube eruttiva si disperde in direzione Est. L’ampiezza del tremore vulcanico è su valori alti con andamento in crescita e le relative sorgenti restano localizzate nell’area del Cratere di SE ad una elevazione di circa 3000 m s.l.m. Il numero degli eventi infrasonici è molto alto e risultano localizzati in prossimità del cratere CSE.
Ore 03:16
A partire dalle 02:30 si osserva, dalle telecamere di sorveglianza, la ripresa dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est da almeno tre bocche eruttive. Sulla base del modello previsionale, la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Est.
L’ampiezza del tremore vulcanico è su valori alti con andamento in crescita. L’attività infrasonica permane ad un livello basso. Non si osservano variazioni significative nei segnali di deformazione registrati alle reti clinometriche e GNSS.
Ore 01:30
Dalle 00:00 UTC del 23/6 si è osservato un incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico i cui valori sono attualmente nel livello medio-alto. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2900-3000 m sul livello del mare. L’attività infrasonica si mantiene su livelli bassi. Le telecamere di sorveglianza, al momento non mostrano alcuna attività esplosiva. Allo stato attuale non si osservano variazioni significative nei segnali di deformazione registrati alle reti clinometriche e GNSS.