L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica
Ore 22:41
L’attività esplosiva al Cratere di Sud-Est è cessata. Continua invece l’attività effusiva dalla bocca posta sul fianco sud-orientale del Cratere di Sud-Est, alimentando un flusso lavico che a quota 2900 m si biforca in due rami. Il più lungo e più settentrionale di questi rami alle 22:00 aveva raggiunto una quota di circa 2600 m ed aveva cominciato a raffreddarsi; l’altro ramo aveva un fronte attivo a circa 2700 m. La colata sul lato sud-occidentale del Cratere di Sud-Est non è più alimentata ed è in raffreddamento.
Alle ore 22:00 l’ampiezza del tremore vulcanico è su valori medio-bassi. Le localizzazioni del tremore permangono in corrispondenza del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 3000 m s.l.m.. Il numero di eventi infrasonici è basso.
Ore 19:05
L’attività di fontana di lava è cessata. Persiste ancora una debole emissione di cenere dal Cratere di Sud-Est, e la colata sta continuando ad espandersi verso sud-ovest e sud-sud-ovest. Si osserva inoltre una ripresa dell’attività effusiva alla bocca posta a quota 3050 m sul fianco sud-orientale del Cratere di Sud-Est, che sta alimentando un piccolo flusso lavico lungo circa un centinaio di metri. Si segnala ricaduta di lapilli con diametri di 1-2 cm in area Macchia di Giarre e Zafferana Etnea, e di diversi millimetri a Torre Archirafi (versante orientale etneo).
Alle ore 18:30 è stato registrata l’ampiezza massima del tremore vulcanico. Da quel momento è iniziata una veloce discesa tuttora in atto. L’ultima localizzazione del tremore, alle ore 18:15, risulta in prossimità del Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 3,0 km s.l.m.. Il numero degli eventi infrasonici negli ultimi 10 minuti, alle ore 18.35, è alto. L’ultimo evento infrasonico risulta localizzato in prossimità del Cratere di Sud-Est. Durante la fontana di lava sono state registrate variazioni molto piccole solo alle stazioni sommitali della rete clinometrica. Non si osservano variazioni significative nei segnali acquisiti dalla rete GNSS.
Ore 17:48
L’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è passata gradualmente a fontana di lava. L’emissione di materiale piroclastico si sta intensificando, alimentando una nube eruttiva alta che sta raggiungendo un’altezza di circa 5 km sopra il livello del mare. Contemporaneamente ha avuto inizio un trabocco di lava verso sud-ovest, sovrapponendosi a quello dell’episodio eruttivo di ieri sera.
Alle ore 17.30 l’ampiezza del tremore vulcanico è su valori alti con andamento in crescita. L’ultima localizzazione del tremore, alle ore 16:45, risulta in prossimità del Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 3000 m s.l.m.. Il numero degli eventi infrasonici negli ultimi 10 minuti, alle ore 17.24, è medio. L’ultimo evento infrasonico risulta localizzato in prossimità del Cratere di Sud-Est.
Ore 16:49
Poco dopo le 16:30 si è osservata una ripresa dell’attività stromboliana da due bocche eruttive sul Cratere di Sud-Est, che si sta gradualmente intensificando, accompagnata dalla produzione di modeste quantità di cenere vulcanica. Sulla base del modello previsionale, la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Est-Nord-Est. Nelle ore precedenti, il flusso lavico emesso da una bocca a quota 3050 m circa sul fianco sud-orientale del Cratere di Sud-Est, che era rimasto attivo dopo l’episodio eruttivo di ieri sera, si è gradualmente esaurito ed è al momento in raffreddamento.
Alle ore 16.20 l’ampiezza del tremore vulcanico è su valori medi con andamento in crescita. L’ultima localizzazione del tremore, alle ore 15:45, risulta in prossimità del Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 3,0 km s.l.m. Negli ultimi 10 minuti non sono stati registrati eventi infrasonici. Allo stato attuale non si osservano variazioni significative nei segnali delle reti clinometriche e GNSS.