Ore 21:10 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle ore 20:00 UTC si registra un incremento dell’attività stromboliana al CSE, accompagnata da emissione di cenere che si disperde rapidamente in atmosfera in direzione NE. La colata lavica continua ad essere alimentata e il fronte si attesta ad una quota di circa 2900 metri s.l.m. avanzando verso la Valle del Bove. Continua l’attività esplosiva intra-craterica agli crateri sommitali. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un ulteriore incremento, portandosi su valori alti; le sorgenti del tremore sono localizzate al CSE ad una profondità di circa 3000 metri s.l.m.. Contestualmente, anche il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è in aumento, anch’essi localizzati al CSE. I dati della rete clinometrica e GNSS non mostrano variazioni significative legate all’attività in corso.
Ore 20:25 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle telecamere di sorveglianze, dalle 19:13 UTC circa, si osserva un trabocco lavico dal cratere di SE verso la Valle del Bove.
Ore 19:15 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che è ripresa l’attività stromboliana al cratere di SE. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico a partire dalle 17:30 GMT si registra un aumento, che al momento è sui valori medio-alti. La sorgente del tremore è localizzata in corrispondenza del cratere di SE ad una profondità di circa 2500 metri sul livello del mare. Anche l’attività infrasonica è in aumento ed è localizzata al cratere di SE. I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo GNSS e clinometria non mostrano variazioni significative.