Prima attività eruttiva osservata al cratere dopo il suo riempimento con i prodotti della Voragine durante le eruzioni di dicembre 2015 e maggio 2016
“Due mesi dopo l’apertura di una piccola bocca degassante nella parte orientale del cratere Voragine dell’Etna, nel primo pomeriggio di oggi, 10 ottobre 2016, è avvenuta un evento esplosivo al cratere Bocca Nuova o nella zona a confine fra essa e la Voragine”.
Lo comunica, in una nota, l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, di Catania.
“Questa – prosegue – sarebbe la prima attività eruttiva osservata alla Bocca Nuova dopo il suo riempimento con i prodotti della Voragine durante le eruzioni di dicembre 2015 e maggio 2016. L’esplosione è avvenuta alle ore 13:26 UTC o 15:26 locali, producendo una distinta anomalia nelle immagini delle telecamere termiche sulla Montagnola (EMOT; vedi prima immagine a sinistra) e a Bronte (EBT; seconda immagine a sinistra), nonché un piccolo pennacchio di cenere grigia (vedi la terza immagine a sinistra, ripresa dalla telecamera visiva sulla Montagnola, EMOV) che si è alzato di poche centinaia di metri sopra la sommità del vulcano.
È stato un evento singolo, che ha prodotto anche un chiaro segnale sismico; nelle ore successive si sono registrati altri, più piccoli eventi sismici, il più forte alle ore 15:16 UTC (17:16 locali), però la copertura nuvolosa ha reso impossibili le osservazioni visive e termiche.
Nelle ultime settimane era continuato il degassamento non-eruttivo dalla bocca degassante formatasi il 7 agosto 2016 nella parte orientale della Voragine, accompagnato da rarissime e piccolissime emissioni di cenere (materiale vecchio) dalla bocca eruttiva posta sull’alto fianco orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est. Contrariamente a quanto riferito nei primi giorni dopo l’apertura della bocca del 7 agosto 2016, non sembra mai esserci stata attività stromboliana da essa, ma solo emissione di gas ad altissima temperatura, producendo talvolta vivaci bagliori visibili”.
(10 ottobre 2016)