Dario Teri (Etnasci) fa il punto della situazione: “La neve alla fine arriverà, sono poche le stagioni nelle quali non si indossano gli sci”
Arriva, o non arriva? Gli appassionati di sport invernali sull’Etna sfogliano la margherita attendendo fiduciosi l’arrivo della perturbazione giusta in grado di regalare al vulcano il suo consueto aspetto invernale. Le temperature di questi giorni si distinguono per valori più vicini all’autunno che all’inverno, e quel poco di coltre depositatasi da circa duemila metri in su si è sciolta proprio come neve al sole. Non ancora formato quell’accumulo minimo che costituisce il fondo su cui dovrà depositarsi la coltre nevosa che servirà per le piste. (LE PISTE DA SCI NEI DUE VERSANTI DELL’ETNA)
E non conforta nemmeno la consultazione dei diversi siti meteo che, per la prossima settimana, prevedono ancora sole e temperature miti. La notizia che trapela, alla quale, almeno per scaramanzia, nessuno vuol credere, lascia intravedere uno spiraglio “bianco” per la seconda metà di gennaio. Insomma quel che tutti si augurano è il ripetersi della situazione dello scorso anno, quando la neve arrivò all’improvviso e abbondante al punto da continuare ad imbiancare i diversi versanti fino a maggio. Proprio in previsione della neve tardiva, il calendario agonistico è stato tarato su febbraio, mentre gli atleti sono stati costretti ad emigrare per perfezionare la preparazione.
Sulla situazione attuale sull’Etna abbiamo ascoltato Dario Teri, maestro di sci e fondatore del portale web Etnasci.
D. Teri, qual è l’attuale situazione neve nei due versanti dell’Etna, nord e sud, per quel che concerne la discesa e il fondo?
R. Al momento l’Etna, un po’ come tutte le montagne di neve, è poco innevato. In alcuni versanti c’è un po’ di neve, uno strato di qualche centimetro, ma non sufficiente alla pratica degli sport invernali nelle diverse discipline. Dunque le piste di sci alpino e di sci di fondo rimangono ancora chiuse.
E quale invece la situazione per le quote più alte e per le altre discipline come lo sci alpinismo?
La situazione è solo di poco migliore per pochi allenati sci alpinisti che vanno alla ricerca di “tacche” di neve dentro i canaloni oppure oltre i tremila metri di quota sui versanti settentrionali. Al momento non vale molto la pena, a meno che la cosiddetta “scimmia” da neve non sia davvero così forte da motivare la dura salita.
È possibile, sulla base delle attuali conoscenze meteo, azzardare previsioni neve a lungo termine?
Ritengo che sia davvero molto difficile fare previsioni a lungo termine. La meteorologia non è una scienza esatta, le previsioni spesso vengono disattese anche a breve termine. Certamente andiamo verso un clima più instabile che causa stagioni ricche di neve, come le recenti 2012 e 2015, alternate a stagioni come l’attuale nella quale le sciovie sono ancora chiuse.
L’esperienza di montagna cosa suggerisce: arriverà la neve?
Penso, o almeno è la mia speranza da appassionato, che la neve alla fine arriverà. Sono davvero poche le stagioni nelle quali non ho indossato gli sci. Però la montagna è anche questo e nel frattempo continuiamo a goderci queste belle giornate per continuare a fare trekking sul vulcano.
Date le attuali condizioni, un operatore del settore cosa consiglia agli appassionati che, comunque, vogliono cimentarsi in una escursione invernale?
Camminare con climi un po’ più freddi ritengo sia molto piacevole e si possono affrontare trekking e passeggiate anche molto lunghe senza subire le calure estive. Il Parco dell’Etna, ma anche le Madonie e i vicini Nebrodi, offre tanti sentieri noti e soprattutto meno noti. Basta documentarsi per passare delle giornate distanti dalla consuetudine cittadina. Forse ancora non ci siamo resi conto di quanto sia bello il nostro territorio in tutte le stagioni dell’anno.
Dario Teri è maestro di sci, allenatore di sci alpinismo e ski-man. È il fondatore del portale web Etnasci che fornisce quotidianamente notizie sulla situazione neve sull’Etna ed in altri luoghi della Sicilia e della Calabria.
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(9 gennaio 2015)