Eccoci arrivati, finalmente, al momento della pubblicazione. Momento che, per Etnalife, giunge dopo una impegnativa fase di elaborazione e redazione, folgorazioni notturne e pentimenti mattinieri, interminabili revisioni e post produzioni. Ma, adesso, l’importante è esserci.
Etnalife, l’ultimo dei siti internet, in ordine di arrivo, sulla ”Muntagna” dei catanesi – unico caso di vulcano al femminile – che, poi, non soltanto dei catanesi poiché appartiene a quanti, in Sicilia, e al di fuori, la amano e si lasciano rapire e ammaliare dalle sue intemperanze e dai suoi luoghi irripetibili.
Etnalife, appunto, l’Etna elevata (continuiamo, impropriamente, a declinare al femminile, ma decliniamo col cuore) a stile di vita, uno stile di vita incarnato dall’etneo, colui il quale non riesce a iniziare la sua santa giornata senza rivolgere lo sguardo mattutino alla “Montagna”, e che non riesce a staccarle gli occhi di dosso quando una nuova fase di attività colora le notti siciliane di rosso.
Etnalife, la convinzione che l’Etna non è solo Parco dell’Etna ed i venti comuni che lo costituiscono, ma l’Etna è ogni terra baciata dalla lava, ogni terra in cui i magmi sono giunti lasciando un marchio scritto col fuoco.
Parco dell’Etna, certamente, con le sue zone, i suoi boschi, la sua fauna, le esplosioni di colori della sua vegetazione. Ma Etna è pure la costa lavica, da Torre Archirafi al Porto di Catania e, a maggior ragione, Aci Trezza ed Aci Castello. Ma è pure Catania, proverbialmente sepolta sette volte dalla lava, Motta Sant’Anastasia che nasce su di un neck vulcanico, Paternò e la sua collina, il Simeto e l’ingrottato lavico del Ponte dei Saraceni e delle Forre della Cantera, il vicino ponte normanno di Serravalle sul Troina, le lave di Santa Venera, Monte Moio, le Gole dell’Alcantara, Mompileri (a Mascalucia) che Federico De Roberto nel suo imperdibile “I Vicerè” battezza “Sicola Pompei”, sino ai centri storici dei paesini etnei, certo in parte sfigurati dalla follia speculativa dei ‘60, ma che mostrano ancora i mascheroni, i portali, gli stipiti, i campanili, il basolato ed un cuore in pietra lavica.
Etnalife è sentieri, boschi, sculture di lava, flora e fauna. È musica, suoni, arti cultura, ed eventi da vedere; gusti sapori, atmosfere da vivere.
Insomma vuol essere un luogo dove essere certi di trovare notizie e chicche sull’Etna, news gradevoli, dritte sulle eruzioni, informazioni sulla neve, calendari degli eventi legati al vulcano. E di certo Etnalife si attende una partecipazione da parte di chi, social o non social, vorrà dare una mano, segnalare, contribuire in qualche modo, pubblicare foto e video.
Insomma, iniziamo qui la nostra avventura, e che la “Muntagna” ci assista.