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Catania. Teatro: (S)legati / Punto di non ritorno
17 Novembre 2016 - 20 Novembre 2016
(S)LEGATI. Ispirato all’incredibile storia degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates, Slegati è la storia di un sogno ambizioso, il loro: essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande, attaccato dalla parete ovest.
Ma è anche la storia di un amicizia, e della corda che, durante quella terribile impresa, lega questi due giovani ragazzi. La corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro. Come sempre avviene in montagna. C’è dunque una cima da raggiungere. C’è la estenuante conquista della vetta.
C’è la gioia dell’impresa riuscita. E infine, quando il peggio è passato, e la strada è ormai in discesa, c’è la vita, che fa lo sgambetto e c’è la morte, che strizza l’occhio: un terribile incidente in alta quota.
Joe durante una banale manovra si rompe una gamba. Da quel momento in poi, tutto cambia. L’impresa diventa riuscire a tornare vivi: a 5.800 metri, la minima frattura si può trasformare in una condanna a morte, i due ragazzi ne sono consapevoli, ma nonostante le condizioni disperate tentano un operazione di soccorso. Tutto sembra funzionare finché, proprio quando le difficoltà paiono superate ecco che c’è un altro imprevisto, questa volta fatale: e c’è allora il gesto, quel gesto che nessun alpinista vorrebbe mai trovarsi obbligato a fare: Simon è costretto a tagliare la corda che lo lega al compagno. Un gesto che separa le loro sorti unite. Che ne (s)lega i destini per sempre.
Quell’atto estremo però, in questo caso miracoloso, salverà la vita a entrambi: tutti e due, riusciranno a tornare vivi al campo base. E a ritrovarsi insperatamente lì dopo 4 giorni. E’ la storia di un miracolo. Di un avventura al di là dei limiti umani Ed è al contempo una metafora: delle relazioni, tutte, e dei legami. La montagna diventa la metafora del momento in cui la relazione è portata al limite estremo, in cui la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”, a fare quel gesto che sempre ci appare così violento e terribile, ma che invece, a volte, è l’unico gesto necessario alla vita di entrambe.
Giovedì 17, Venerdì 18 e Sabato 19 Novembre ‘16 ore 21:00 / Domenica 20 Novembre ‘16 ore 17:30
PUNTO DI NON RITORNO. Nel 1992 Jim Davidson e Mike Price, due amici americani, decidono di scalare la loro montagna: il monte Rainier nello stato di Washington. È il sogno di una vita, una montagna ambita, un passaggio obbligatorio per chi, nato in America, vuole definirsi alpinista. “The Mountain” come la chiamano a Seattle. Ma le cose non sono mai come ce le aspettiamo e quella scalata non sarà solo la conquista di una vetta. Sarà un punto di non ritorno, un cammino impensato dentro alle profondità di un amicizia, un percorso che durerà ben di più dei quattro giorni impiegati per raggiungere la cima.
“Il punto di (non) ritorno”, spiegano gli autori, “è una storia vera anche se poco conosciuta, potrebbe essere la storia di ognuno di noi. E forse lo è. Proprio per la sua spietata semplicità. Una storia che racconta le difficoltà e i passaggi obbligatori che la vita ci mette davanti. Non possiamo voltarci dall’altra parte e non possiamo girarci intorno ma solo attraversarli. Due amici, due vite, due destini indissolubili”.
Sabato 19 Novembre ‘16 ore 17:30 / Domenica 20 Novembre ‘16 ore 21:00
Biglietto intero 15 € – Ridotto 12 €
[button style=”solid” size=”medium” link=”http://www.etnalife.it/catania-teatro-slegati-punto-non-ritorno/” target=””]Locandina “(S)legati / Punto di non ritorno”[/button]