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Pedara. Etna Film Festival
24 Settembre 2016 - 25 Settembre 2016
ETNA FILM FESTIVAL: un osservatorio sul cinema del passato e del futuro.
Programma
Sabato 24 Settembre 2016
ore 17:30 – Monte Troina, Pedara – Cerimonia d’apertura della 1° Edizione dell’ETNA Film Festival
Intervengono: Anthony E. Barbagallo, Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo; Antonio Fallica, Sindaco del Comune di Pedara; Leonardo Laudani, Assessore allo Spettacolo del Comune di Pedara; Presidente ProLoco Pedara; Alessandro Rais, direttore della Sicilia Film Commission / Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo della Regione Siciliana; Sino A. Caracappa, Presidente del Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia.
A seguire: Degustazione gratuita di Vini dell’Etna a cura di CANTINE NICOSIA.
ore 18:30 – Sala Expo Piazza del Popolo – “Etna Talks – il Cinema visto dall’Etna”: Il futuro del cinema fuori dal cinema: web, video e nuove tecnologie – incontro con Giusy Mandalà (Redazione “EmergingSeries” e “Osservatorio dei Media Digitali” – Università di Palermo).
ore 20:30 – Sala Expo Piazza del Popolo – Proiezione dei 4 documentari girati sull’Etna da Ugo Saitta: “L’Etna è bianco” (1947, 10 min.), “Sciara” (1953, 10 min.), “Itinerario Etna“ (1960, 10 min.) “Etna quota 3000” (1969, 10 min.).
A seguire: proiezione in anteprima del documentario “Rita Consoli: un ritratto” (Italia 2015, 32 min.), a cura di Laura Cappugi e Marcello Alajmo, introdotto da Gabriella Saitta (figlia di Rita Consoli e Ugo Saitta) e da Alessandro De Filippo (storico del cinema, Università di Catania).
ore 20:30 – Sala Expo Piazza del Popolo – “Un bellissimo novembre” (Italia 1969, 98 min.), regia di Mauro Bolognini (tratto dal romanzo omonimo di Ercole Patti), con Gina Lollobrigida, André Laurence, Gabriele Ferzetti, Margarita Lozano. Introduzione di Giuseppe Mazzaglia (storico).
A seguire: “Reduci” (2016, 15 min.), materiali di montaggio per un documentario girato a Pedara, a cura della Sede Sicilia del CSC, con la regia di Ruben Monterosso e Federico Savonitto, gli interventi di Alfio Di Stefano e Giuseppe Nicolosi, e la consulenza storica di Giuseppe Mazzaglia
ore 20:30 – “Casa Faro” – Proiezione dei 5 cortometraggi sugli scrittori catanesi, diretti da Ruben Monterosso e Federico Savonitto: “Ercole Patti – Un gran silenzio” (2016, 7min.), “Federico De Roberto – Il comizio del principe” (2016, 7 min.), “Giovanni Verga – La leggenda del Castello di Aci” (2016, 6 min.), “Luigi Capuana – Il male non è l’infinito” (2016, 4 min.), “Nino Martoglio – La regina di li stiddi” (2016, 6 min.). Intervengono il direttore del CSC Sicilia Ivan Scinardo ed il critico Salviano Miceli, curatore del progetto.
A seguire: proiezione del documentario “Sull’Etna” (2015, 52 min., saggio di diploma del CSC Sicilia), regia di Francesco Di Mauro, alla presenza dell’autore.
ore 22:30 – Sala Expo Piazza del Popolo – “Fermata Etna” (Italia 1981, 65 min.), regia di Klaus-Michael Grüber, con Bruno Ganz e Gabriella Saitta, montaggio di Roberto Perpignani, produzione RaiTre. Interviene la protagonista Gabriella Saitta.
(Un uomo arriva dalla natìa Germania alla Sicilia, alle pendici dell’Etna. Proverà insieme attrazione e repulsione per la mistica atmosfera del grande vulcano. Un film ispirato a Hölderlin, diretto dal grande regista teatrale Klaus-Michael Grüber (1941-2008), già assistente di Strehler a Milano negli anni Sessanta).
ore 22:30 – Area Esterna Expo Piazza del Popolo – “I cancelli del cielo / Heaven’s Gate” (USA 1980, 216 min.), regia e scenegg. di Michael Cimino; fotografia Vilmos Zsigmond; montaggio Tom Rolf, William Reynolds, Lisa Fruchtman, Gerald B. Greenberg; scenografia Tambi Larsen; musiche David Mansfield; interpreti Kris Kristofferson, Christopher Walken, John Hurt, Sam Waterston, Brad Dourif, Margaret Benczak, Isabelle Huppert, Joseph Cotten, Jeff Bridges, Ronnie Hawkins, Mickey Rourke, Waldemar Kalinowski. Copia restaurata nel 2012 da “Criterion” con la supervisione dello stesso regista (director’s cut), e distribuita dalla Cineteca di Bologna. Introduzione di Salviano Miceli (critico cinematografico).
È il canto del cigno della New Hollywood quest’opera folgorante e imprendibile che Michael Cimino (morto lo scorso luglio) scrive, produce e dirige dopo la consacrazione quasi unanime di “Il cacciatore”. Film di frontiera più vicino alla grandeur di uno Stroheim che di qualsiasi altro collega della generazione a cui appartiene il regista, I cancelli del cielo è tanto il kolossal d’autore per eccellenza, quanto il titolo che ha messo fine al desiderio del controllo totale: restando, tuttavia, uno degli esempi più alti di quel cinema assoluto che è dato assumere per pochi, rari squarci e in sempre più sparuti casi. In breve, si tratta del luogo ideale in cui perdersi, da visitare e visitare ancora, nella consapevolezza di non poterlo conoscere fino in fondo, della connessione disequilibrata e genialmente imperfetta tra la grande tradizione americana e l’angosciosa cognizione contemporanea. (Marco Chiani). Wyoming, 1890: la società degli allevatori ordisce l’eccidio legalizzato degli immigrati colpevoli di occupare il territorio. Cimino sposa la possanza epica del western, ma la conquista del sogno libertario e democratico prospera sulla colpa. Film di smisurate ambizioni e di folgorante bellezza, distribuito nel 1980 scorciato di un centinaio di minuti, si rivelò all’epoca dell’uscita un flop clamoroso mettendo la United Artists in ginocchio e facendo del regista una bestia nera. Dopo il restauro ‘definitivo’ del 2012 realizzato da Criterion e supervisionato dallo stesso Cimino, lo spettatore di oggi può finalmente godere del potente e maestoso spettacolo della versione director’s cut.
Domenica 25 Settembre 2016
ore 18:30 – Sala Expo Piazza del Popolo – “Etna Talks – il Cinema visto dall’Etna”: L’Etna come set cinematografico – incontro con lo storico del cinema Sebastiano Gesù e presentazione del suo libro “Il deserto e il grido – Pier Paolo Pasolini e l’Etna”. Interviene Alessandro Rais (direttore dell’Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo / Sicilia Film Commission). Segue proiezione di materiali d’archivio.
ore 20:30 – Piazza Don Diego – CERIMONIA DI PREMIAZIONE
Intervengono: Anthony E. Barbagallo, Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo; Antonio Fallica, Sindaco del Comune di Pedara; Leonardo Laudani, Assessore allo Spettacolo del Comune di Pedara; Presidente ProLoco Pedara.
ore 21:00 – Sala Expo Piazza del Popolo – Inquadrare un’eruzione – incontro con Giovanni Tomarchio, cineoperatore della Sede RAI di Catania, sulle tecniche di riprese delle eruzioni laviche, accompagnato dalla visione di una selezione di filmati realizzati dall’autore e dalla proiezione del suo documentario “Trasparenza: Etna 1991-1993” (15 min.).
ore 21:00 – Area Esterna Expo Piazza del Popolo – “Due Sicilie” (Italia, 2016, 62 min.) regia di Alessandro Piva; fotografia Irma Vecchio, Stefano Lorenzi, Alessandro Piva; montaggio Alessandro Piva, Edoardo Morabito; musica Giovanni Scuderi; produzione Seminal Film, Istituto Luce Cinecittà, con il contributo del MiBACT e della Sicilia Film Commission. Interviene il regista Alessandro Piva.
Per decenni le immagini del patrimonio paesaggistico e culturale siciliano sono state catturate nel loro lento mutarsi in documentari, cinegiornali, filmati amatoriali, fermate in cartoline e in scatti privati, a volte quasi inconsapevolmente. Allo stesso modo i mestieri più antichi nel tempo si sono trasformati, senza peraltro mai lasciare del tutto indietro il legame con la tradizione. Ripercorrere i luoghi già raccontati dai cineoperatori del passato, in particolare dai grandi maestri De Seta, Saitta e Quilici, per cogliere i segni che l’uomo ha tracciato nella storia recente, e al contempo rimarcare l’immutabile identità dell’isola: è questo che “Due Sicilie” vuole raccontare: la storia della regione attraverso il lento mutare del suo paesaggio in stretta relazione con l’evoluzione dei mestieri e dei saperi.
ore 21:00 – Casa “Faro” – “Il Signore delle Nevi – Storia delle neviere in Sicilia” (Italia 2015, 40 min.) regia di Nello Correale. Interviene il regista, Nello Correale. Introduzione di Sino A. Caracappa (presidente del Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia).
C’era un tempo in cui il ghiaccio era prodotto solo dalla natura, conservato nelle grotte e trasportato dai carrettieri del freddo. Il documentario ripercorre la storia di cui è stata protagonista anche la Sicilia con la sua straordinaria produzione «sotto-zero». Lunghe file di muli scendevano dall’Etna con in groppa grossi blocchi di neve che venivano trasportati a valle per il refrigerio della popolazione impiegando centinaia di persone nell’impresa. Le cave sotterranee nelle quali veniva ammassata la neve per produrre il ghiaccio, chiamate neviere, erano decine, tante quante le chiese consacrate alla Madonna della Neve. Il lavoro dei mulattieri e dei carrettieri del ghiaccio siciliano è protagonista del film di Correale che lascia parlare le immagini, candide e al tempo stesso struggenti, e costituisce un prezioso omaggio a Francesco Alliata di Villafranca, ultimo “signore delle nevi” e grande Padre del cinema siciliano.
ore 22:30 – Area Esterna Expo Piazza del Popolo – “Kommunisten” (Francia 2014, 70’), regia di Jean-Marie Straub; con Arnaud Dommerc, Jubarite Semaran, Gilles Pandel, Barbara Ulrich, Franco Fortini, Danièle Huillet.
E’ il film più recente del grande regista alsaziano, che contiene estratti anche dei due lungometraggi da lui ambientati sull’Etna. In quest’opera, in linea con la caratura stilistica dell’autore, vengono presentati una serie di blocchi: che siano musicali, testuali o visuali, essi si scontrano, si mescolano, cercano di dare senso all’Invisibile dei sentimenti e delle ideologie. Sono blocchi estrapolati da opere letterarie o provenienti dai lungometraggi precedenti di Straub, diversi fra loro sia perché separati da quattro decadi, sia perché legati a testi scritti da personalità differenti (Malraux, Fortini, Vittorini, Hölderlin), in lingue differenti. Però una volta uniti, la loro sintesi fa emergere la Storia del mondo, quella con la “s” maiuscola, ed allo stesso tempo la speranza politica del suo superamento. L’idea di fondo che li accomuna è il desiderio di pace: Straub, attraverso quest’avventura umana, sembra dirci che dopo un presente (o un passato) di guerra, dolore e separazione forzata, andare verso un mondo migliore è possibile; un mondo nel quale gli esseri umani vivono in comunità pacifiche, in armonia tra loro e con la Natura circostante.
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