“Fiori d’acciaio” al Teatro ABC: Tosca D’Aquino, Rocío Morales e un cast tutto al femminile in scena da sabato 5 marzo a Catania

Un super cast tutto al femminile per “Fiori d’acciaio”, la celebre commedia di Robert Harling in scena sabato 5 (alle 21) e domenica 6 marzo (alle 18) al Teatro ABC di Catania per la stagione di prosa “Turi Ferro” 2021/2022 organizzata da ABC Produzioni. Protagoniste del nuovo adattamento, diretto da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, sono Tosca D’Aquino, Rocío Muñoz Morales, Emanuela Muni, Emy Bergamo, Martina Difonte e Giulia Weber. Dal testo teatrale, nel 1989, è stato tratto un film sceneggiato dallo stesso Harling e diretto da Herbert Ross, con Julia Roberts tra le protagoniste.

“La versione cinematografica di “Fiori d’acciaio – spiega la regista Michela Andreozzi – è uno dei romanzi di formazione che hanno accompagnato la mia prima giovinezza, insieme a “Piccole donne”, “Harry ti presento Sally” e “Colazione da Tiffany”: storie di donne, grandi figure femminili che crescono, sbagliano, si confrontano, amano, odiano, combattono e qualche volta muoiono. Più della letteratura, o forse in modo più efficace, il cinema mi ha insegnato gli infiniti modi di affrontare la vita: “Fiori d’acciaio”, che vidi in sala poco più che adolescente, è stato il film che più di ogni altro mi ha spiegato cosa significhi essere donne e, nonostante ciò, fare fronte comune, ovvero la famosa, leggendaria, solidarietà femminile. Che poi, tradotto in azione, significa conservare la propria identità, ritagliarsi un ruolo nel mondo, costruirsi uno spazio, intessere delle relazioni o alimentare dei conflitti e, malgrado tutto, essere capaci di unirsi. Obbiettivo non sempre facile, che però perseguo da sempre: nei miei progetti, nel cinema, nel teatro, nella vita privata. Ormai, per me, fare fronte comune è diventata una sfida, crederci una fede e lavorarci una questione di coerenza. Alla luce di questo modus vivendi, “Fiori d’acciaio” è per me l’occasione di costruire, con un cast così ricco e variegato, una banda di soliste, in grado di suonare insieme ma di battere in volata quando serve; disegnare personaggi anche estremi ma capaci di ascoltarsi, o di imparare strada facendo ad accogliersi senza snaturarsi”.

“Fiori d’acciaio” è ambientato in un salone di bellezza a Sorrento. Lì si incontrano la signora Marilù, sua figlia Stella che sta per sposarsi, la litigiosa Luisa che di mariti ne ha avuti due e ora adora la propria libertà, Clara Aiello che è la ex moglie del sindaco, nonché la loro parrucchiera, la spregiudicata Tamara, che ha come dipendente la giovane Ana, recentemente abbandonata dal marito e rimasta senza denaro.

Dalle storie e dal confronto tra queste donne d’acciaio si delinea una commedia agrodolce, tra sorrisi e commozione, sentimenti e ironia, qualche volta crudele, senza essere mai cinica. 

“Solo da adulta – continua Michela Andreozzi – ho scoperto che il film era tratto da una pièce teatrale, ancora attualissima, sotto un superficiale strato di polvere fisiologico, e perfettamente rappresentativa di un microcosmo, quello del negozio di provincia, che è specchio di macrocosmi le cui dinamiche, perfino oggi, fanno fatica a cambiare. Per questo motivo abbiamo deciso di lasciare l’ambientazione di fine anni ’80, perché ci permette di osservare un tempo appena trascorso e ci racconta che siamo già nel futuro. E forse anche perché l’immagine e lo stile di quel periodo, negli abiti, negli arredamenti, ma soprattutto nella musica, sono ormai identificativi di un momento storico diventato ormai glamour. Oltre al fatto che certe modalità, oggi, sarebbero condizionate dalla tecnologia. E poi c’è l’affetto. Per me, un teatro affettuoso è ciò di cui abbiamo bisogno, un racconto di sentimenti e di ironia che qualche volta è crudele ma mai cinica, mai diventa sarcasmo. Se c’è una cosa che le donne sanno fare, è essere terribili, spietate e capaci di affrontarsi, insomma, dei fiori di acciaio, senza mai smettere di amare”. 

Dopo la prime due rappresentazione nel weekend, “Fiori d’acciaio” tornerà al Teatro ABC per altre quattro repliche: venerdì 11 (alle 21), sabato 12 (alle 17.30 e alle 21) e domenica 13 marzo (alle 18). Lo spettacolo è prodotto da L’Isola Trovata – Corte Arcana. Le scene sono firmate da Carlo De Marino, i costumi da Mara Gentile e le musiche da Roberto Procaccini. Per informazioni 333 7781632 – 095 538188. Orario botteghino: da martedì a sabato 16:00/20:00, giovedì anche 10:00/13:00.

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