Il Frosone comune Coccothraustes coccothraustes* (Linneo 1758) – in Inglese Hawfinch (= Fringuello delle bacche di biancospino) – è un passeriforme (17,5 cm) della famiglia dei fringillidi. E’ diffuso in Europa (tranne Scozia, Irlanda e Islanda), sui monti dell’Atlante (nord Africa), in Asia centrale e in parte dell’Asia orientale (Giappone). In Sicilia è una specie stanziale (“rignicolo” in dialetto). Vive di preferenza nei boschi di caducifoglie, ma anche di conifere, a patto che vi siano alberi che diano frutti adatti alla sua dieta molto varia. La sua silhouette è caratterizzata dal becco enorme su un collo robusto, coda corta dalla punta bianca, ali blu-nere con marcate “spalline” bianche e testa rossiccia; i giovani e la femmina hanno colori più pallidi. Dalla cima degli alberi – dove fa il suo nido con 4/7 uova maculate – emette suoni metallici di richiamo: “ptik” o “ptikit” o “tziip”; mentre il suo canto è quasi un debole pigolio.
Preferendo vivere in piccoli gruppi o da solo, trascorre il suo tempo tra il fogliame e per questo è molto elusivo. L’alimentazione del Frosone è costituita da granaglie, semi, ghiande (ved. foto), pinoli, e perfino da mandorle, che ricava schiacciandone il guscio (da cui il nome dialettale) con il forte becco che sviluppa una forza di 30-50 kg (ved. foto). Raramente il Frosone scende a terra e si sposta saltellando per procurarsi il cibo.
*Il nome scientifico originariamente fu coniato dal grande drammaturgo Eschilo (morto a Gela nel 456 a. C.) e in Greco significa “rompi-semi”.