Monitoraggio dei due vulcani siciliani attuato in seguito alla firma del protocollo tra le due amministrazioni
Avviato nella Base Aeromobili della Guardia Costiera di Catania fra il comandante Alfio Distefano e il direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, Eugenio Privitera, il programma delle attività di sorveglianza aerea di Etna e Stromboli, nell’ambito del protocollo d’intesa stipulato a livello nazionale tra le due amministrazioni.
I ricercatori dell’Istituto di Vulcanologia verranno imbarcati sugli elicotteri del secondo Nucleo Aereo della Guardia costiera in occasione di missioni addestrative che prevedono il sorvolo dei due vulcani.
Il preambolo alla collaborazione sono stati i voli di sorveglianza effettuati nel corso delle ultime due eruzioni di Etna e Stromboli, mediante i quali i vulcanologi hanno potuto eseguire rilievi con la telecamera termica e rilievi fotografici.
“L’acquisizione di questo materiale – spiega Eugenio Privitera – consente di monitorare lo sviluppo dei campi lavici che si formano nel corso di un’eruzione e l’evoluzione dei sistemi di fratture che potrebbero causare fenomeni di instabilita’ dei versanti interessati dall’attivita’ eruttiva”.
(7 ottobre 2014)