Il Gufo comune Asio otus (Linneo 1758) – della famiglia Strigidae – poco comune malgrado l’aggettivo che lo distingue – è diffuso nei boschi di conifere del nord-America, di Europa e Asia. Sull’Etna è presente e in dialetto è conosciuto come “‘u fugnanu”; in Inglese ha il nome di Long-Eared Owl = Gufo dalle lunghe orecchie, infatti è facilmente riconoscibile per i lunghi ciuffi di piume che coprono le orecchie (emergenti solo se l’esemplare è fermo o all’erta) e i grandi occhi gialli e sottolineati da una V centrale, bordata di bianco; la testa può ruotare fino 270°, come fa l’Allocco.
E’ un rapace notturno di medie dimensioni (lunghezza 34-40 cm, apertura alare sino a 100 cm e 250 grammi di peso) con le parti superiori striate e macchiettate di un colore fulvo e grigio-bruno, mentre quelle inferiori sono fulve e striate finemente di nero. Mimetizzato dalla sua livrea, di giorno se ne sta a dormire in posizione eretta e allungata nel fitto del bosco. Il suo verso è un basso u-u-u, ma questo rapace emette anche alcune note lamentevoli, come un pii-ic e uno schiocco ripetuto, prodotto dal suo battere delle ali.
L’alimentazione può variare dai piccoli mammiferi (topi, ghiri, pipistrelli, ecc.) agli insetti e fa il nido utilizzando anche quelli abbandonati da altri, ma se necessario fa il nido sul terreno o sotto un albero; la femmina depone 3-5 uova che cova per 26-28 giorni, senza mai allontanarsi dal nido, mentre viene nutrita dal maschio fino alla schiusa. Dal crepuscolo fino alla notte I piccoli per due mesi chiedono il cibo con insistenza, emettendo gridolini udibili anche a 500 metri.