Il Picchio rosso maggiore Dendrocopos major (Linneo 1758), in Inglese Great Spotted Woodpecker (= becco da legno dalle grandi macchie), è un uccello di circa 20 cm appartenente alla famiglia dei Picidi. Un suo ‘’parente’’ il Picchio verde (estinto in Sicilia da tempo) è presente nello stemma della Regione Marche ed è collegato ad Ascoli Piceno, dal momento che una leggenda vuole che un picchio-guida fece il suo nido nel luogo della sua fondazione: quindi l’aggettivo ‘’piceno’’ significa ‘’del picchio’’. Nel Museo civico di Scienze naturali di Randazzo (CT), inaugurato nel 1989, il compianto ornitologo ing. Angelo Priolo classificò come ‘’Picoides major siciliae’’ un Picchio rosso maggiore, ponendolo tra gli endemismi siciliani.
La sua presenza si nota grazie alla colorazione prevalente in cui si alternano il bianco e il nero, su cui spicca una piccola macchia rossa nella nuca del maschio. Vive nell’Eurasia (tranne l’Irlanda) con diverse sottospecie, soprattutto nei boschi di latifoglie e conifere.
All’inizio della primavera il Picchio rosso maggiore attira l’attenzione della femmina picchiettando sui tronchi, producendo a ripetizione il caratteristico ‘’kik’’. Per preparare il nido, largo 5/6 cm, utilizza spesso quello scavato sul tronco da altri (ved. foto); le sue uova – da 4 a 6 – sono molto fragili e sono covate sia dalla femmina sia dal maschio per due settimane. Si ciba prevalentemente di insetti e larve (ved. foto) e integra la dieta invernale con le pigne – usando abilmente il becco possente e la sua lunghissima lingua (ved. disegno) per raccogliere i pinoli – che si rinvengono aperte con tagli longitudinali ai piedi dei pini, accumulati in una sorta di ‘’bottega del picchio’’; ma il colorato ‘’martelletto’’ dell’Etna non disdegna di predare uova e nidiacei di altre specie.