Si è aperta ieri la seconda edizione della Rassegna di Arte e Cultura “Parole oltre. Oltre le parole” organizzata da Progettart, di Barbara Mileto, in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania. La Rassegna, che già ha avuto un ottimo riscontro da parte della cittadinanza l’anno scorso, si preannuncia ricca di spunti di riflessione. I temi trattati sono il messaggio cinematografico dei film di Myazaki, il riscatto sociale attraverso lo sport, l’inclusione delle disabilità con la cura delle parole, e il blocco comunicazionale dovuto alla mancata integrazione della propria ombra. Ogni tema ha uno strumento di espressione che, oltre la parola, diventa volano per l’ascolto dell’altro in quanto identità.
“Credo che ogni essere umano abbia la sua chiave di comunicazione, lo vedo quando lavoro con i bambini. Non ci sono bambini difficili, ci sono solo chiavi di ascolto più difficili da trovare. E così è per gli adulti. Se ci ostiniamo a imporre la nostra chiave non otterremo mai una comunicazione costruttiva. L’ascolto dell’altro passa per questa ricerca. E attraverso la mia Rassegna tento di far scoprire quante chiavi ci sono in natura per comprendere l’altro. L’arte e la cultura sono per eccellenza gli strumenti di espressione del sé più potenti e immediati che esistano e creare degli eventi che coinvolgano realtà differenti alla fine significa ampliare lo sguardo, l’orizzonte e fornire infinite possibilità alle persone di approcciarsi all’altro, comprendere l’altro. Fornire le chiavi”, questo lo spirito con cui l’organizzatrice Barbara Mileto ogni anno pone a disposizione dei suoi concittadini uno spazio mentale in una location fisica che è sede a vocazione naturale di questo tipo di eventi: la biblioteca comunale V. Bellini di via Passo Gravina con il bellissimo cortile antistante che si affaccia sul Conservatorio omonimo.
Foto di Roberta Scicali
Ieri il primo incontro ha avuto due giovanissimi ospiti come protagonisti: Silvia Giusto e Giovanni D’Arrigo che hanno letteralmente ipnotizzato il pubblico presente, e numeroso per un incontro di nicchia di questo tipo, sviscerando il simbolismo giapponese della filmografia dello Studio Ghibli, la più grande casa cinematografica di Anime al mondo, con una tale padronanza di linguaggio e di concetti da lasciare i presenti senza parole. Si sono affrontati grandi questioni peraltro attualissime: i rapporti con l’inconscio e con i sogni, l’autoaffermazione attraverso le passioni, la bellezza come stereotipo della vita moderna, le relazioni umane, l’amore che non è mai impossibile anche se non è a lieto fine e le ombre, i fantasmi del sé che creano i blocchi della creatività. Un botta e risposta serrato, senza fronzoli, diretto e con accenni a filosofia e storia, che ha tenuto tutti sulle sedie fino alla fine. L’evento ha favorito con un formula leggera e snella l’incontro/confronto tra due generazioni che, sulla carta, si pongono su piani differenti ma che in fin dei conti si ritrovano sul punto comune della ricerca della autenticità come motore della crescita personale. A 18 come a 50 anni.
La Rassegna a causa della previsione di avverse condizioni meteo subisce uno stop oggi 24 agosto. L’organizzazione dell’evento “Oltre il ring”, che necessitava di un allestimento molto complesso, ha deciso di non rischiare ed annullare anticipatamente rinviando a data e location da destinarsi. Si prosegue pertanto giorno 25 agosto con Virginia Rita Potenza presidente AGESI per l’evento “Le parole dell’inclusione” e si concluderà con Emanuela Canepa, scrittrice, per l’evento “Le mani dell’ombra”. A presentare la rassegna Barbara Mileto e Francesca Bonaccorsi, amiche storiche e socie di questo originale progetto di crescita culturale dedicato alla loro città che di anno in anno si propone nuove e più ambiziose mete, cercando di giungere con il proprio messaggio a sempre maggiori fasce di ascolto.