Le ricercatrici Silvia Merlino (ISMAR-CNR, a sinistra) e Marina Locritani (INGV, a destra) con il Premio CNR per la Citizen Science: Biblioteca Guglielmo Marconi
Si è svolta a Roma lo scorso sabato 18 novembre, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la celebrazione del centenario del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
L’evento è stato l’occasione per conferire il “Premio CNR per la Citizen Science: Biblioteca Guglielmo Marconi”, istituito allo scopo di valorizzare e supportare le iniziative di public engagement e di coinvolgimento di cittadini e scienziati in attività di ricerca collaborativa.
Vincitore del premio, il progetto SeaCleaner curato da Silvia Merlino, ricercatrice dell’Istituto di Scienze Marine di Lerici (ISMAR-CNR) e da Marina Locritani, ricercatrice della Sede di Lerici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
L’iniziativa, nata nel 2013 dagli sforzi comuni di CNR e INGV come proposta di Alternanza Scuola-Lavoro (PCTO), affronta il problema dell’impatto dei rifiuti prodotti dall’uomo sull’ambiente marino coinvolgendo ogni anno le comunità locali attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, in particolare dei bambini e dei ragazzi delle scuole, nonché di ricercatori, associazioni e operatori del settore ittico.
L’obiettivo di SeaCleaner è quello di raccogliere informazioni sulla presenza, distribuzione, quantità, tipologia e impatto dei rifiuti nelle aree costiere protette o di difficile accesso per mettere a punto dei protocolli di intervento standardizzati e confrontabili con quelli già esistenti. La raccolta di dati di questo genere, infatti, oltre ad avere evidente rilevanza scientifica, è un importante strumento di informazione e di sensibilizzazione della popolazione coinvolta nel programma di monitoraggio del mare e nelle attività connesse.
Come riportato nella motivazione del riconoscimento, “SeaCleaner è riuscito a cogliere l’intero spettro del paradigma della Citizen Science: diffusione dei principi scientifici, partecipazione attiva dei cittadini quali ricercatori attivi diffusi sul territorio, comunicazione ambientale, ricerca e validazione del risultato concreto, originalità e creatività nel coinvolgimento peer-to-peer di tutti i soggetti”.