Nei prossimi giorni aumenterà la sua luminosità, il periodo di visibilità a occhio nudo terminerà all’inizio di agosto
Scoperta il 27 marzo 2020 dal telescopio spaziale Neowise (Near Earth Object Wide-field Infrared Survey Explorer) da cui ha preso il nome, la terza cometa dell’anno dopo la deludente Atlas e Swan, ha raggiunto la sua distanza minima dal Sole ed è diventata visibile dalla Terra oltre che con strumenti amatoriali come binocoli e piccoli telescopi anche a occhio nudo.
La direzione dove cercarla al mattino, intorno alle ore 4, è appena sopra l’orizzonte a Nord-Est, vicina al punto dove poi sorgerà il Sole.
A partire dall’11 luglio raggiungerà un’elevazione di 10 gradi e tenderà a spostarsi verso Nord-Ovest, scomparendo gradualmente con l’alba. Il 22 luglio la cometa raggiungerà il punto più vicino alla Terra, a una distanza di 103 milioni di chilometri, risultando maggiormente visibile al tramonto, in direzione ovest-nordovest a un’elevazione di 30 gradi, proprio sotto il carro dell’Orsa Maggiore.
La cometa attualmente è facilmente fotografabile con una fotocamera, meglio se con con un piccolo teleobbiettivo, fissata su di un treppiede e con tempi di posa indicativamente intorno ad 1 secondo (400-800 ISO).
La cometa Neowise fotografata da Ivan Vagner a bordo della Stazione Spaziale Internazionale
During the next revolution I tried to capture the C/2020 F3 (NEOWISE) comet a bit closer, the brightest one over the last 7 years.
— Ivan Vagner (@ivan_mks63) July 4, 2020
Its tail is quite clearly visible from the @Space_Station!#ISS #comet #NEOWISE pic.twitter.com/FnWkCummD6