Si riduce ulteriormente il tremore, fronti lavici praticamente fermi. Dell’ultimo fenomeno rimangono le straordinarie immagini
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato alle ore 12,54 che “nel corso della mattinata è proseguita la riduzione di ampiezza del tremore vulcanico, che ha raggiunto il livello del periodo precedente la fase eruttiva. L’attività infrasonica è significativamente diminuita. L’attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est (NCSE) si è sostanzialmente esaurita.
La colata di lava emergente dalla fessura eruttiva posta sul fianco nord-orientale del NCSE risulta blandamente alimentata. I fronti lavici avanzano per inerzia, svuotando i canali formatisi nella zona medio-alta del campo lavico. Nelle ultime ore, il braccio lavico che scorre addossato alla parete settentrionale della Valle del Bove ha raggiunto la zona di Serracozzo, poco sotto quota 1700 metri sul mare, senza mostrare significativa capacità di ulteriore avanzamento. L’altro fronte lavico più avanzato, localizzato subito a monte di Rocca Musarra, risulta quasi stazionario”.
(© Le immagini sono di proprietà dei fotografi citati nelle didascalie; grazie a Turi Caggegi, Francesco Tomarchio, Michele Mammino, Fabrizio Zuccarello, Orazio Distefano – Parco dell’Etna, Alessandro Lo Piccolo, per la concessione delle foto a Etnalife)
(16 maggio 2015)