Nell’antico monastero di San Nicolò l’Arena a Nicolosi, la mostra di foto e video tratti dalla installazione umana di Elvira Fusto che ha allogato ventotto donne in un sito di scarico incontrollato nel Parco dell’Etna
È in corso nella sede dal Parco dell’Etna, a Nicolosi, la personale di foto e video di Elvira Fusto, intitolata “Madre Snatura“. Si tratta della documentazione dell’installazione umana sull’Etna formata da ventotto donne, seminude, allogate su un sito di scarico incontrollato nell’area protetta che raffigura l’immagine di disagio e disadattamento di Madre Natura nei confronti dei siti degradati dai rifiuti. L’autrice ha voluto rappresentare la fragilità di un animale a contatto con le “scorie” degli esseri umani, cosa produce l’eccesso di consumo, come sporchiamo senza curarci degli effetti.
“L’evento dal vivo è stato documentato con fotografie e filmati con un approccio concettuale più vicino alla pittura – spiega Elvira Fusto –. Il lavoro non è performance e non è documentario, ma qualcosa che sta in mezzo che per la sua complessità non può essere ricondotto ad un’unica categoria. Il video, un breve film sulla genesi di Madre Snatura, dalla durata di tre minuti e trenta, ci riporta alle origini del rapporto con la montagna, alle affezioni primordiali e antiche che generano i rapporti amorosi con Madre Natura. Le foto offrono una sintesi poetica del lungo racconto e ci mostrano nel dettaglio gli aspetti più suggestivi del lavoro dove non mancano riferimenti al mondo del cinema e dell’arte e, in particolar modo della pittura”.
La mostra, aperta il 13 novembre scorso, resterà aperta fino a giorno 29 tutti i lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 9 alle 18. Domenica 29 dalle 9 alle 13. Ingresso gratuito.
(20 novembre 2015)