Una conversazione intima, fra le botti della cantina Mondifeso a Pedara, per il quarto appuntamento della rassegna Vineyard Music Festival, che vedrà il chitarrista e compositore romano eseguire alcune delle sue opere più rappresentative reinterpretando, alla luce della contemporaneità, i ritmi seducenti e le sonorità struggenti dell’autore francese e del musicista argentino
L’incontro fra due amici, che valicando il tempo e lo spazio, si raccontano attraverso le note e gli accordi di una chitarra all’ombra di grandi botti in rovere e muri in pietra lavica. È così che il compositore e chitarrista romano Michele Di Filippo, immagina di avvicinare la sua musica a quella del maestro francese, Roland Dyens, in un concerto degustazione dai ritmi seducenti e dalle sonorità ammalianti. L’evento si terrà venerdì 22 luglio alle ore 20.00 nella cantina Mondifeso (in via Tarderia, 121 Pedara), alle pendici dell’Etna, dove è ospite la prima edizione del Vineyard Music Festival.
«Il programma – racconta Di Filippo – è un po’ insolito rispetto alla tradizione ma a dettare questa la linea è la filosofia di Dyens. Le sue opere risentono molto del jazz, della musica popolare brasiliana, che lui amava molto, delle canzoni popolari che ha rivisitato ed elaborato in chiave colta. Un itinerario che parte dalla Francia, dove Dyens ha vissuto a lungo trascorrendo gli ultimi anni della carriera come insegnante al Conservatorio Nazionale di Parigi; per arrivare a San Tirso, in Portogallo, e concludersi in Argentina con il nuevo tango di Piazzolla».
Le sei corde vibranti della chitarra erano per Dyens, musicista fra i più apprezzati al mondo, come una tavolozza e il modo in cui vengono suonate, ne determinarne l’espressività.
Questo dialogo immaginifico con il chitarrista francese, scomparso nel 2016 a soli sessantuno anni, si apre con alcuni dei brani più iconici della sua produzione come: Libre sonatine, India, Largo, Fuoco, Syracuse, Santo Tirso, Revoir Paris, Songe Capricorne e Alba nera; incisi da Di Filippo nel suo quarto album dal titolo Roland Dyens: Guitar works, per l’etichetta Da Vinci. (2020). «Negli altri miei lavori – osserva – mi sono focalizzato per lo più sulle mie opere; in questo caso invece ho deciso di dedicare un’intera raccolta alle produzioni di questo straordinario musicista e compositore, nato a Tunisi ma naturalizzato francese, capace con il suo tocco magnetico di catturare l’attenzione dell’ascoltatore. Mi ha sempre affascinato la sua capacità di ripescare la dimensione del racconto e della musica tonale ed è per questo che, anche le altre composizioni scelte, sono costruite su di lui».
E così si arriva alla storia di Adiós Nonino; Astor Piazzolla scrisse questo tango poco dopo aver saputo che il padre, don Vicente, tanguero della “vecchia guardia”, era morto. L’originale arrangiamento di Di Filippo ne indaga tutte sfumature del dolore, in uno dei brani che meglio racchiudono il vasto repertorio di colui che ha dato una forma nuova al tango tradizionale. «Mi piace lasciarmi ispirare dal Novecento, – osserva il chitarrista – anche se l’urgenza che ho in questo momento è quella di comunicare l’attualità, svincolandola dal mero discorso musicale o intellettuale». Ecco che allora, prima di tornare a fare un’incursione nella scrittura di Dyens con la sua Saudade n.3, Di Filippo propone due sue opere: l’intenso Preludio alla luna e l’incalzante Danza en la Ciudade; sintesi perfetta della sua produzione. «Costantemente immersi fra gli stimoli sonori – conclude – abbiamo bisogno di recuperare la dimensione dell’ascolto. Spero che questo concerto mostri, a chi abbia voglia di ascoltare, una nuova possibile via».
Per info e prenotazioni: 349 1046397 – namaect@gmail.com
Biglietto: intero euro 15,00, ridotto under 30 e over 65 euro 12,00.