Dopo Bronte e Randazzo, tocca alla cittadina del versante nord. Il 30 ultimo taglio del nastro, per i musei del Distretto Taormina-Etna, a Maletto
Terza inaugurazione, domani, per i “Musei dell’Identità Storica Etnea”, riqualificati dal Distretto Taormina-Etna grazie ad un finanziamento di 2 milioni e 400 mila euro derivante da fondi dell’Unione Europea, F.E.S.R., Fondo Europeo di Sviluppo Regionale PO FESR 2007/2013 – Linea d’intervento 3.1.1.3.
Dopo le cerimonie già avvenute a Bronte, al Castello di Nelson, dove il 9 maggio scorso è stato inaugurato il “Museo delle sculture” – che ospita nei giardini della Ducea le opere in pietra lavica organizzate in percorsi tematici – e a Randazzo, nell’ex macello comunale, dove lo scorso 16 maggio è stato inaugurato il “Museo dell’Opera dei Pupi”, che ospita 39 opere realizzate fra l’Ottocento e il Novecento da costruttori della scuola catanese, domani, sabato 23 maggio, il taglio del nastro inaugurale vedrà protagonista Linguaglossa, dove verrà inaugurato, nei locali dell’ex Casa del Fascio, la “Sala Espositiva Incorpora”, all’interno del Museo “Francesco Messina”, che ospita un centinaio di opere realizzate da Salvatore Incorpora tra sculture, opere grafiche e pitture. La quarta e ultima cerimonia avverrà sabato 30 maggio a Maletto, quando verrà reso disponibile alla fruizione il Museo Civico “Salvo Nibali”, intitolato al compianto giornalista e intellettuale che fu storico direttore di “Prospettive”, allocato nell’ex Macello Comunale, che contiene un patrimonio culturale, archeologico e demo-etno-antropologico, con reperti dall’età preistorica a quella greca, nonché costumi, strumenti e oggetti di vita quotidiana della cultura contadina etnea.
La scelta dell’esposizione permanente “Incorpora” è stata voluta dall’Amministrazione Comunale di Linguaglossa che ha così realizzato il desiderio espresso dalla comunità locale di una esposizione permanente delle opere del maestro. Si tratta, dunque, di un evento particolarmente atteso nella cittadina, poiché Incorpora ha realizzato qui molte delle sue opere, elevando questi luoghi a fonte d’ispirazione.
Scheda Salvatore Incorpora
Salvatore Incorpora nasce a Gioiosa Jonica, in Calabria, ma di ritorno dal periodo bellico stabilisce la sua dimora a Linguaglossa, che definisce “Angolo di Paradiso”. Qui comincia il suo lungo itinerario artistico, durato fino agli ultimi anni della sua vita, trasmesso dalla madre Gemma Murizzi, rinomata coroplasta, e dal nonno Rocco, scultore in legno. Durante il variegato percorso Incorpora ha trattato la scultura, la pittura, il disegno ma ha anche lasciato numerosi scritti e fra questi il libro delle memorie di guerra. La parte senz’altro più interessante dell’artista riguarda l’ispirazione profonda per il tema sacro da lui trattato in tutti i vari aspetti e culminato nell’esecuzione di grandi opere come vie crucis, battisteri, porte e soprattutto presepi. Il percorso museale, sistemato ad hoc dal critico d’arte Antonio D’Amico, ha previsto una scelta di opere basata sui diversi temi svolti dal maestro in un susseguirsi di emozionanti immagini che alternano pittura, scultura, grafica di diversi periodi dove predominano il tema sacro, le opere verghiane e i temi sociali.
(22 maggio 2015)