Live Exhibition e mostra presso il “Giardino Dendron” di Valverde. Scienziati ed artisti incroceranno le loro esperienze ed il loro pubblico
Arte e scienza, creatività e rigore sono eternamente inconciliabili? Quel bivio al quale tanti ragazzi si ritrovano in terza media nel momento della scelta fra il percorso del “Classico” e quello dello “Scientifico”, è forse più nella mente di chi tenta storicamente di contrapporre due percorsi che, al contrario, possono convivere e produrre contenuti insieme. Prova provata è “Parola di vulcano!”, mostra con Live Exhibition sull’Etna, che verrà inaugurata al “Giardino Dendron” (a Valverde in via Pizzo Maugeri 26) domenica 27 maggio, con inizio alle 11:30, per concludersi il 10 giugno.
Si tratta di un allestimento artistico stabile e fruibile sino alla chiusura e di un ulteriore allestimento temporaneo e performativo che mette in relazione i due grandi campi d’indagine, quello scientifico e quello artistico, che si dipartono dalla stessa “presenza”, ovvero l’entità territoriale siciliana più pregnante e che connota la Sicilia nel mondo: l’Etna.
L’evento si compone di due livelli narrativi: il primo è il luogo stesso o gli elementi che costituiscono l’identità di Dendron, i “segni” che caratterizzano questo luogo (e in forma meno specifica ma più ampia connotano l’identità territoriale Etnea), rappresentati da oggetti naturali, minerali, piante e architettura all’interno del giardino. Su di essi è organizzato il secondo livello, costituito dagli interventi temporanei o stabili, ad opera dei professionisti posti a dialogo della “scienza in relazione al vulcano” e “dell’arte in relazione al vulcano”. Scienziati ed artisti si alterneranno lungo tutta la giornata del 27 incrociando le loro esperienze ed il loro pubblico.
La sfida è quella di saper ascoltare l’Etna e, in particolare, ciò che il gigante dirà tramite ricercatori scientifici ed artistici che hanno colto le sue “parole” e le hanno poste in relazione tra di essi. Come un ricercatore scientifico dall’espressione della natura traduce “comunicazione” per far comprendere le proprie parole, così un artista può tradurre l’espressione della natura in una ulteriore “espressione” che ne amplifichi o ne approfondisca tratti, spunti e verità.
Le due compagini, separate nella ovvia realtà di tutti i giorni, ma unite in Live Exhibition, saranno integrate e poste in relazione dimostrando di poter “operare” insieme, così come incroci di relazioni accadranno tra i professionisti ed i fruitori dei due differenti settori di provenienza. Un piccolo esperimento dall’importante valore umano, che promuove l’ampliamento dei limiti tra sensibilità e conoscenze diverse inerenti però il medesimo amore. Un “punto” tra linee differenti ma empatiche.
Porteranno i contenuti scientifici Marco Neri, primo ricercatore presso l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) – Osservatorio Etneo – di Catania, e curatore scientifico dell’evento; Sergio Mangiameli, geologo e scrittore; Salvo Caffo, vulcanologo e dirigente unità operativa “Ricerca vulcanologica e fruizione” del Parco dell’Etna; Mario Mattia, geofisico presso l’Ingv di Catania; Massimo Estero, esperto colturale botanico. Interverranno Monica Maimone, redattrice e responsabile del progetto per “Giuseppe Maimone Editore”; Gaetano Perricone, giornalista e responsabile del blog “Il vulcanico”. Portatori di contenuto artistico: Francesco Siracusa, gestore indipendente di “Spazio Espositivo” di Agrigento, e co-coordinatore artistico dell’evento; Ezio Cicciarella; Claudia Coniglione; Paolo Criscione; Giulia Ferrara; Aurelio Pappalardo; Zuzana Pernicova; Giuseppe Puglisi; Loriana Quisari; Luca Sclafani; Federico Severino; Piero Zuccaro.